Sarebbe dovuta essere la stagione della consacrazione per Daniele Rugani, invece… C’erano buontemponi che sostenevano che Rugani non giocasse per colpa del precedente allenatore, Massimiliano Allegri, e che visto che Maurizio Sarri lo ha cresciuto all’Empoli, sarebbe diventato titolare anche nella sua Juventus. La realtà parla di zero minuti giocati e dell’inserimento in lista Uefa solo per l’infortunio di Giorgio Chiellini, altrimenti ne sarebbe rimasto fuori.
In effetti, la dirigenza bianconera ha fatto di tutto per cederlo in estate, offrendolo a destra e a manca. Come ricorda il Corriere di Torino, Fabio Paratici ha parlato di Rugani con il Barcellona, poi con la Roma e con lo Zenit San Pietroburgo. E proprio quando sembrava che il trasferimento in Russia fosse ad un passo, c’è stato l’infortunio di Chiellini a scompaginare i piani. Alla fine, il difensore toscano è rimasto a Torino, ma solo per numero, perché fin qui non è mai stato impiegato da quello che veniva considerato il suo mentore. Del resto, non sta trovando spazio nemmeno Merih Demiral, perché da quando si è fatto male il capitano, il tecnico della Juve si è praticamente sempre affidato alla coppia Bonucci-de Ligt.
Sarri considerava troppi cinque centrali in estate, ma a quanto pare sono troppi anche quattro ed è per questo che a gennaio ci sarà una riflessione profonda. Decisivo sarà il prossimo ciclo di partite, tra le quali ve ne sono alcune abbordabili: se Rugani non avrà almeno un paio di opportunità, non attenderà il suo turno all’infinito e a gennaio chiederà la cessione. La Juventus, dal canto proprio, non sembra intenzionata a trattenerlo con la forza, perché l’allenatore non è orientato a ruotare molto la linea difensiva e anche perché ci sono da valutare le condizioni di Chiellini. Se il capitano rientrerà presto e sarà inserito nella lista Uefa, automaticamente sarebbe l’ex Empoli a dovergli fare spazio.