Rugani: “Sono sempre stato juventino”

A giugno Daniele Rugani tornerà alla Juventus: parlando a Vivoazzurro.it racconta di essere sempre stato tifoso bianconero

A giugno Daniele Rugani tornerà a casa: dopo l’esperienza in Serie B e il primo campionato di Serie A da titolare con l’Empoli, il difensore rientra alla Juventus dalla porta principale. Con la Primavera bianconera ha già avuto modo di destreggiarsi nella stagione 2012-2013 vincendo anche una Coppa Italia di categoria, ma ora è pronto per giocare tra i grandi e per convincere il ct Antonio Conte, che lo ha già convocato in nazionale maggiore una volta. Per Rugani la Juve ha investito oltre tre milioni di euro, una cifra importante per un difensore, ma gli addetti ai lavori sono tutti d’accordo: li vale tutti.\r\n\r\nConsiderato un mix tra Barzagli e Cannavaro, Rugani si è raccontato in queste ore a Vivoazzurro.it:\r\n

Non avevo poster di campioni particolari – rivela il difensore lucchese – , ma, essendo sempre stato un tifoso della Juventus, avevo diversi video e dvd bianconeri, e una maglia di Alex Del Piero. Adesso invece non ho modelli d’ispirazione particolari, cerco di prendere il meglio dai difensori più bravi.

\r\nMigliorato tanto nelle ultime due stagioni, il ragazzo è consapevole di avere ancora tanto da imparare e l’anno prossimo allenandosi con gente come Barzagli, Bonucci e Caceres, non potrà fare altro che migliorare ancora:\r\n

Dovrei migliorare la sensibilità del mio piede debole, il sinistro, poi vorrei cercare di aumentare la velocità di pensiero e la personalità nel giocare la palla. Il mio punto di forza principale credo che sia la capacità di rimanere concentrato durante tutta la partita. Il salto di categoria? In A c’è più qualità e velocità nelle giocate, gli errori li paghi sempre. Gli attaccanti sono più efficaci nelle giocate individuali e precisi nei tiri da fuori area. Dybala è stato l’attaccante che più mi ha messo in difficoltà.

\r\nPunto fermo dell’Under 21 di Di Biagio, spera di convincere presto anche il CT Antonio Conte, che lo ha convocato fin qui una sola volta:\r\n

La prima chiamata è stata inaspettata, non ci avrei mai pensato. Mi sono sentito onorato e ho cercato di prendere il meglio da quell’esperienza, imparando dai tanti campioni presenti. Gli obiettivi agonistici principali che mi pongo sono la salvezza con l’Empoli – conclude – , la disputa di un buon Europeo a giugno e il raggiungimento della qualificazione alle Olimpiadi con l’Under 21.

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