Cristiano Ronaldo non è indagato e le prove in possesso della polizia americana non sono andate smarrite. Un portavoce della polizia di metropolitana di Las Vegas (LVMPD) costretto a smentire le dichiarazioni del nuovo avvocato di Kathryn Mayorga, Leslie Stovall. Il calciatore della Juventus, intanto, ieri è volato a Lisbona per consultare i suoi legali e oggi tornerà a Torino per riprendere gli allenamenti alla Continassa. La polizia, mettendo a tacere le voci circolate nelle ultime ore, ammette che “molto probabilmente Ronaldo verrà sentito, ma come persona interessata ai fatti, non come incriminato”. “Non c’è una data precisa, Ronaldo è fuori dal nostro Paese – ha aggiunto, Jacinto Rivera – sarà importante sentirlo, ma non si può ancora dire quando”.
Insomma, al momento CR7 non è imputato di alcun reato e se sarà sentito come persona informata sui fatti, il colloquio dovrebbe avvenire, per via dei suoi impegni con la Juventus, tramite videoconferenza o per iscritto, via email. Intanto, il portavoce della polizia di Las Vegas aggiunge che il legale della Mayorga avrebbe mentito su un altro aspetto: “Non è vero che abbiamo smarrito le prove, non è scomparso niente. Ci sono le stesse prove del 2009 e sono ancora in nostro possesso”. Insomma, le presunte prove contro Ronaldo raccolte a suo tempo – un verbale, la biancheria e i vestiti della donna e il suo certificato medico – sono a disposizione degli inquirenti americani e se non hanno prodotto alcuna accusa a suo tempo, non si vede perché lo possano diventare oggi.