“Costa sta succedendo a Cristiano Ronaldo?”, si chiedono giornali e televisioni. La risposta è semplice: un bel niente, poiché numeri attuali e precedenti sono dalla sua parte. Qualcuno vorrebbe far passare il messaggio che il portoghese sia magari in “crisi” e perché no, magari bollito, ma non hanno ancora capito che il bello deve ancora venire. Partiamo innanzitutto da un dato incontrovertibile: in 3 partite CR7 ha calciato verso la porta avversaria ben 23 volte, con una percentuale di tiri in porta di circa il 40%. Scusate s’è poco! Fin qui il 5 volte pallone d’oro è stato il calciatore più pericoloso della Juventus in assoluto e se non è andato in gol è solo per sfortuna e bravura dei portieri avversari.
Ovviamente, l’assestamento nel campionato italiano, dove le partite difficilmente finiscono spesso 8-1 come in Spagna, non è ancora completato ed è anche vero che Ronaldo patisca particolarmente le trattenute e le furbizie dei difensori che lo tartassano anche a palla lontana. Detto, questo, i numeri dicono che appena CR7 incomincerà a segnare, non si fermerà più: è accaduto in Premier League al Manchester United, ma anche in Spagna al Real Madrid. Dal 2003 ad oggi, ossia da quando ha firmato con i Red Devils ai giorni nostri (15 stagioni), il portoghese ha segnato all’esordio solo in 5 occasioni, ossia in 1/3 dei casi. Nel 2007-2008, quando conquistò la sua prima Champions League, ad esempio, rimase a secco nelle prime tre gare ufficiali, esattamente come oggi.
Anche nella stagione 2010/11 e in quella 2017-2018, CR7 ha impiegato 4 gare ufficiali prima di riuscire a mettere a segno una rete. La questione è che, poi, una volta che ha iniziato a segnare non si è più fermato e il bilancio ufficiale parla di 666 reti in 913 partite. Numeri mostruosi che rassicurano Massimiliano Allegri, che ha comunque ammesso che in questo momento a Ronaldo non riesca tutto benissimo, ma anche che i compagni devono servirlo meglio. Una delle certezze delle prime tre giornate di Serie A 2018-2019 è che la Juventus produce molto gioco, ma concretizza poco. Insomma, occorre che i bianconeri imparino ad innescare meglio il campione lusitano, anche perché il gruppo al completo si allena assieme solo dallo scorso 9 agosto. Nemmeno un mese di lavoro, un periodo troppo breve per tirare già le somme su CR7 e sul gioco stesso della Juve. Ci vuole calma, direbbe qualcuno.