Ronaldo confuso, infelice e ancora battuto da Messi: Sarri lo sta aiutando?

Gli addetti ai lavori si aspettavano caterve di gol da Ronaldo con la cura Sarri, ma il portoghese è ora l’ombra di sé stesso

Cristiano Ronaldo, al netto del gol su rigore, è stato l’ombra di sé stesso anche ieri contro il Sassuolo. Sarà pure condizionato ancora da problemi atletici, ma l’avversario non era dei più irresistibili e da CR7 ci si aspettava sicuramente di più. Ci si attendeva qualcosa di molto diverso dal nuovo corso targato Maurizio Sarri, perché si dice che il gesto fatto dal portoghese al termine di Juve-Ajax lo scorso anno sia stato decisivo per la cacciata di Massimiliano Allegri. Ronaldo pare volesse un allenatore più offensivo ed è stato accontentato. Peccato che lo spettacolo si è visto fin qui a sprazzi e a livello di numeri non ci siamo: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, la Juventus ha 4 punti in meno, ha segnato 6 gol in meno e ne ha presi 4 in più.

Di questi tempi, nella passata stagione, la prima Juve di Ronaldo vinceva e giocava bene, purtroppo solo in determinate partite. Potremmo citare quelle di Valencia, Manchester e il ritorno con i Red Devils, seppur il risultato non abbia pagato. Quest’anno le cose non stanno andando molto diversamente dal punto di vista dello spettacolo, con le partite giocate sotto l’egida del “sarrismo” che si possono contare sulle dita di una mano. Molti opinionisti erano sicuri che Sarri avrebbe fatto rendere CR7 al meglio, facendogli fare caterve di gol, esattamente come successo in passato agli attaccanti che si sono sottoposti alla sua cura.

Higuain e Dybala rigenerati da Sarri, Ronaldo no

Invece, a differenza dei rigenerati Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, il portoghese sembra essere assai involuto e ora pure arrabbiato perché Lionel Messi lo ha praticamente sorpassato conquistando il 6° pallone d’oro della carriera. Certo, ha 35 anni e un anno in più pesa sicuramente sulle prestazioni, ma non può essere solo questo il motivo. C’è chi dice che quasi quasi Ronaldo sia pentito dal cambio di allenatore, poiché Allegri lo lasciava molto più libero nei movimenti in attacco, mentre il nuovo tecnico lo imbriglia in schemi che lo costringono a partire dalla sinistra, mandandolo al tiro molto di meno. La speranza è che sia solo un momento di appannamento e che in primavera CR7 torni il campione che è sempre stato, contestualmente ad una crescita della squadra. Lo scorso anno è nella seconda metà di stagione che la squadra di Allegri è letteralmente crollata tra prestazioni ed infortuni. Si dice che il Sarrismo entrerà in vigore proprio quando ci sarà da fare sul serio e a questo punto non ci resta che aspettare senza fare drammi per essere secondi in campionato ad un punto dalla vetta e con 24 partite ancora da giocare.