I suoi tesserati pensano ad attaccare la Juventus, ma la Roma è sull’orlo del baratro economico e se non vincerà entro breve tempo, rischia seriamente il fallimento. Lo riferisce una bella analisi di Vittorio Malagutti su L’Espresso. Nonostante i giallorossi siano stati salvati dal crack solo tre anni fa, grazie all’intervento della cordata americana, il pericolo non è scongiurato e questa volta non ci sarà una nuova legge ad hoc del governo che eviti il fallimento (ricordate il decreto spalmadebiti?).\r\n\r\nTra poco i cda di Juve e Roma presenteranno i conti al 30 giugno 2014 e mentre i bianconeri devono registrare delle perdite, ma inferiori rispetto a quanto previsto (solo 6,7 milioni di euro), i giallorossi devono fare i conti con un rosso in bilancio di 38,5 milioni e debiti per 132 milioni, che superano i ricavi dell’ultimo anno (128 milioni). Tradotto in soldoni: la Juventus può permettersi 168 milioni di euro di stipendi, ossia la metà di quanto incassato nel 2013-2014, mentre nel caso della Roma gli stipendi assorbono l’80% dei ricavi.\r\n\r\nQuanto ad acquisti e cessioni, le due squadre sono appaiate nel calciomercato e hanno spese e introiti più o meno simili. Sui giallorossi, però, pesano i minori ricavi della gestione caratteristica, ossia biglietti e pay Tv su tutti. Come potrebbe migliorare la propria situazione la Roma? Arrivando in fondo alla Champions League, ma deve farlo nel più breve tempo possibile. Solo la competizione europea regina può dare soddisfazioni sportive ed economiche in grado di allontanare lo spauracchio del fallimento. Intanto, sono in arrivo le sanzioni dell’Uefa per il superamento della soglia del Fair Play Finanziario. E sono dolori per un club “piccolo”: se PSG e Manchester City possono permettersi di pagare senza problemi multe milionarie, per un club molto indebitato, sarebbe un ulteriore salasso.