In Roma-Juve non ci sono stati grossi casi di moviola. L’arbitro Maresca ha condotto bene una partita spigolosa ma corretta. Nel finale la tensione cresce e c’è bisogno dell’intervento deciso del fischietto napoletano.
La Juve cade a Roma dopo 4 vittorie consecutive e vede la sua rimonta verso la Champions League rallentare improvvisamente. Gara sfortunata, con tre pali e decisa da una giocata estemporanea di chi non è abituato a questo tipo di gesta balistiche. Gara molto intensa ma corretta, senza grossi casi da moviola. A parte nel finale, quando la tensione cresce. Anche se l’arbitro Maresca si è comportato bene.
Alla trasmissione La Domenica Sportiva l’ex arbitro Massimiliano Saccani ha commentato l’operato di Fabio Maresca. Giuste le ammonizioni nel primo tempo di Locatelli e Matic, Kostic rischia per una reazione su Ibañez dopo un contrasto. La panchina della Roma entra quasi in campo, ma in realtà il serbo non colpisce il difensore romanista e quindi non c’è condotta violenta – visione condivisa anche dalla moviola di Tuttosport e Gazzetta dello Sport.
Cosa che invece non si può dire di Moise Kean. Entrato da 40 secondi, l’attaccante viene trascinato a terra da Mancini e trattenuto anche oltre il fischio di Maresca e, rialzandosi, colpisce con un calcio il difensore. Anche se il romanista cade in netto ritardo rispetto al colpo subito, il rosso diretto è la decisione corretta.