Rocchi shock: “Doveri ha provato in ogni modo, ma Vlahovic…”
Il designatore Rocchi ha parlato del caso di razzismo di cui è stato vittima Dusan Vlahovic e lo ha messo in relazione a ciò che è accaduto a Lukaku. E offre una spiegazione alquanto bizzarra.
Dopo una settimana, l’episodio di razzismo che ha visto vittima Dusan Vlahovic a Bergamo fa ancora discutere. Non ha provocato l’eco mediatica come quando successe a Romelu Lukaku allo Stadium, perché il serbo non ha alle spalle Roc Nation che acquista pagine di giornali per accendere i riflettori e anche – e soprattutto – perché indossa la maglia della Juve. Ma stavolta a parlare è il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi, che spiega le differenze fra i due casi. E lo fa in maniera molto rivedibile.
Rocchi sull’episodio di Bergamo: “Vlahovic ha tentato di andare sotto la curva, i calciatori non devono diventare provocatori”
Alla Milano Football Week è intervenuto anche il designatore Rocchi. E l’argomento principe è stato ovviamente il razzismo negli stadi visti i recenti episodi. “Lukaku non va ammonito perché è stato oggetto di razzismo ma Massa non sapeva” sottolinea Rocchi, che aggiunge: “Per Vlahovic il caso è diverso. Secondo quanto scritto nel referto l’ammonizione è corretta“.
Poi il designatore va nello specifico: “A Bergamo l’arbitro ha fatto di tutto per dare vicinanza al giocatore. Però non bisogna cadere nell’eccesso, i calciatori devono collaborare. Doveri ha rincorso Vlahovic per evitare che andasse sotto la curva. Se diventi un provocatore è un problema perché non c’è solo la Serie A ma anche le categorie minori”.
Dunque, da vittima Vlahovic è diventato colpevole: “Se l’arbitro fa di tutto per darti supporto, il calciatore deve dare una mano. Non dobbiamo far sì che un episodio di razzismo che ci dà ragione diventi un torto. Oggi le norme non prevedono una risposta agli insulti”.