«Contro la Juve ho giocato tutta la mia vita e da giovane ero un tifoso bianconero, ma non è una partita speciale per me. Voglio che diventi un’abitudine per noi giocare contro le squadre italiane, magari in Champions League l’anno prossimo». Così Roberto Mancini presenta la sfida di stasera tra Manchester City e Juventus. Entrambe le squadre hanno cambiato molto in estate e hanno entrambe bisogno di tempo per crescere: «Credo che le due squadre siano dello stesso livello e per molti aspetti siamo come la Juve: dobbiamo migliorare e abbiamo bisogno di lavorare per farlo. Come noi anche la Juventus ha investito molto denaro quest’estate per fare la squadra e oggi questo per le squadre italiane è più difficile rispetto al Manchester City. D’altro canto è anche vero che il City deve costruire tutto, la Juve invece ha alle spalle una storia che non si cancella con un anno di B o qualche stagione senza vittorie. E quella storia ti permette di acquistare i giocatori che ne restano affascinati. Io sulla panchina della Juve? Perché no? Il calcio è fatto così». \r\n Mancini fa il punto sulla sua squadra e chiude con i complimenti a Del Neri. «Abbiamo recuperato Adebayor la settimana scorsa, ma non abbiamo molti attaccanti e con i problemi avuti in difesa la cosa più importante era essere compatti. In questo momento ci mancano giocatori importanti, come Balotelli e Wayne Bridge, per esempio. Peccato, perchè ci sarebbero stati di grande aiuto per fare rifiatare chi ha giocato di più. Contro il Chelsea, tutte le altre squadre hanno preso tre o quattro gol, mentre quando sono venuti qui non hanno avuto neanche un’occasione. Questo è il modo in cui dobbiamo giocare ora. Del Neri? Penso che abbia la qualità per allenare la Juve, ma come tutti avrà bisogno di tempo. Al momento la Juve fa molti gol, ma ne subisce un po’ di più rispetto a quanto fanno di solito le sue squadre. Proprio per questo dico che ha bisogno di tempo per lavorare».\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it