Rivoluzione Juve: a Gennaio via Zebina e Molinaro. A Giugno Pazzini con Dzeko

pazziniLa disfatta è fatta. Ora la Juventus dovrà disfarsi di qualche stipendio. Giocatori in esubero, anche questo è un problema. Perché il disegno della presidenza Blanc non è stato cancellato, ma è stato ridimensionato. «I nostri progetti non cambiano», ha spiegato un’ora dopo il match il presidente. Non c’era altro da dire dopo una serata così. La nebbia aveva già inghiottito il prato dell’Olimpico e l’immagine sembrava una buona copertina per l’Antologia di Spoon River. Un grande Edgar L. Master per un deluso Jean C. Blanc. L’ipotesi che la Juventus non disputasse neppure i due match degli ottavi, nessuno voleva davvero prenderla in considerazione. Era previsto anche questo scenario? Magari sì, ma come nell’antico Egitto prevedevano l’ottava piaga: l’invasione delle locuste e delle cavallette.Una notte ha portato via onore e quattrini. Tra le molte certezze spazzate, c’è pure quella che Lippi torni dal Sudafrica per diventare direttore dell’area tecnica della Juve. Se la Federazione gli offrisse un analogo incarico? Si vedrà, altre emergenze incombono. Dopo la disfatta la Juventus deve (anche) vendere.\r\nIl primo obiettivo è la cessione di Molinaro. Già nei prossimi giorni il giocatore parlerà con il d.s. Secco. Il difensore vuole giocare, la Juve vuole monetizzare e il Napoli vuole un terzino sinistro. Valutazione? Circa 2,5 milioni. Nell’operazione non dovrebbero entrare contropartite tecniche. A sinistra giocherà Grosso e Ferrara dovrà (finalmente) convincersi che De Ceglie ha le potenzialità per crescere. Anche sulla destra, i bianconeri più che agli acquisti pensano alle cessioni. Caceres ha convinto, ma per riscattare il prestito servono 11 milioni. Se ne parlerà con il Barcellona, già nei prossimi giorni. Vice Caceres resta Grygera, Zebina potrebbe essere già ceduto a gennaio. \r\nMa è in attacco che si punta su una vera  rivoluzione. Non subito, a giugno. Ma le strategie si muovono già, ruotano intorno al futuro di Amauri. No, neppure il brasiliano è più un giocatore incedibile. Solo che cederlo non sarà poi così facile: pagato dalla Juventus 22,8 milioni, a giugno compirà 30 anni. Dopo due stagioni così un’offerta da 20 milioni potrebbe convincere i dirigenti di corso Galileo Ferraris. Per sostituirlo l’obiettivo principale è Dzeko, ma non si disdegna Giampaolo Pazzini. Per ora la Juve lavora sottotraccia, ma su di lui i giudizi (positivi) concordano. La Sampdoria, quest’estate, ha rifiutato per l’attaccante un’offerta di 18 milioni, fatta dal Napoli. Ora la valutazione di Pazzini non è inferiore ai 20 milioni e gli inglesi sono già tornati alla carica, Chelsea in testa. Insomma, la concorrenza c’è. Ma ci sono anche alcune contropartite bianconere ritenute interessanti dalla Samp: Giovinco e De Ceglie. Del “Pazzo” in bianconero si riparlerà presto. Intanto c’è da sistemare questa pazza Juve.\r\n(Credits: Gazzetta dello Sport)