“le intercettazioni su Facchetti? Anche quando parlano di Nerone, dicono cose su cui non può più difendersi. Si parla di intercettazioni in cui Giacinto è coinvolto ma non so in che modo. Se ci sono queste intercettazioni mi stupisco che siano uscite solo ora. Non si capisce per quale motivo Moggi non le abbia portate prima per difendersi, ma l’Italia è un paese strano”
\r\nFrancamente non sappiamo che cosa facesse nell’estate del 2006 il signor Rivera, ma di certo non era in Italia e non ha seguito il processo-lampo chiamato Calciopoli.\r\nMa dato che noi juventini siamo magnanimi e buoni di spirito, rispondiamo volentieri: le intercettazioni che stanno finalmente scoprendo il vaso di Pandora di quella farsa conosciuta giuridicamente come Farsopoli (Mario Sironi dixit) non sono state presentate all’epoca del primo dibattimento processuale dato che\r\n1) non hanno dato il tempo materiale a coloro che erano indagati di difendersi e quindi eventualmente di cercarle e farle annettere agli atti;\r\n2) un colonnello dei Carabinieri, probabilmente addestrato ad hoc da qualcuno più in alto di lui, le ha ritenute “non rilevanti”, scartandole a priori e nascondendone in sostanza l’esistenza.\r\nQuelle “rilevanti” dovevano riguardare solo Bergamo, Pairetto, De Santis e Moggi, con pochi altri di contorno. Gli obiettivi, daltronde, erano loro e solo loro.\r\nQuindi, ai legali di Luciano Moggi non è rimasto che investire qualche migliaio di euro e comprarsele, per poi provvedere a sbobinarle, una per una.\r\nT’è capit, Gianni?\r\n\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it