Il ritorno di Spinazzola alla Juventus: “In campo tra ottobre e novembre” [VIDEO]

La presentazione di Leonardo Spinazzola, rientrante da due anni di prestito alla Sampdoria: il laterale ha anche scherzato sull’acquisto di Ronaldo

Leonardo Spinazzola, nuovo numero 37 della Juventus, si è presentato oggi ai nuovi (vecchi) tifosi dalla sala stampa dell’Allianz Stadium. “C’è tanta gente, pensavo che oggi mi facessero le domande i miei agenti…”, ha aperto scherzando il laterale che rientra dopo due anni di prestito all’Atalanta. Sarà una stagione anomala per il 25enne esterno folignate, che sta cercando di recuperare da un grave infortunio ai legamenti: “Ho iniziato a correre da una settimana – racconta -, il professor Mariani mi ha detto che procede tutto bene. Ora bisogna solo lavorare e avere molta pazienza. Sono molto emozionato: stare qui per me è un sogno. Ho atteso tanto questo momento: ora sono veramente felice. Lo scorso anno ho provato a più riprese a venire qui alla Juve – ricorda – ma sono felice di esser rimasto all’Atalanta, dove sono cresciuto parecchio. Gasperini mi ha aiutato tanto: ringrazio lui e tutta la società nerazzurra. Infine, ringrazio la Juve, che in questi anni mi ha aspettato”.

Lo scorso anno ci fu una vera e propria telenovela di mercato, ma l’Atalanta non lasciò tornare il giocatore a Torino in anticipo. Così ha dovuto aspettare solo sei mesi in più per calcare i campi della Continassa, anche se per vederlo giocare una partita ufficiale ci vorranno ancora molti mesi. “Un rientro è preventivabile tra metà ottobre e novembre: inutile forzare per poi stare male dopo. Quando sarà, prima i dottori e poi il mister mi diranno che sono pronto”.

Spinazzola: “Ho lasciato la 7 a Ronaldo”

Inevitabile la domanda su Cristiano Ronaldo, colui il quale ha letteralmente sconvolto il mondo Juve, sia dal punto di vista tecnico-sportivo, sia d’immagine. “La differenza rispetto a sei anni fa (quando ha vestito la maglia della Juve la prima volta, ndr) è Cristiano Ronaldo, perché quando sono andato via penso che fosse inimmaginabile trovare un campione così nella Juve. Questo significa che la società fa un lavoro enorme, ogni giorno. Si vede dal centro sportivo nuovo ad esempio: oggi si ragiona da top club nel mondo. Il mio numero preferito? È il 7 ma era già occupato – conclude – , diciamo che gliel’ho lasciato”.