Con la conferma di Juve-Inter a porte chiuse domenica sera (ma anche di tutte le altre gare che si disputeranno durante il periodo stabilito dal governo), torna d’attualità la questione dei rimborsi di biglietti e abbonamenti. Come prevede una clausola presente nel contratto d’acquisto dal club bianconero e altre 10 società di Serie A, in caso di porte chiuse, i tifosi non hanno diritto a risarcimento. Ovviamente, chi ha fatto tanti sacrifici per acquistare un tagliando per il derby d’Italia e altre gare non ci sta e ha coinvolto anche le associazioni di consumatori. Il Codacons, per bocca del suo presidente Carlo Rienzi, ha parlato della questione ai microfoni di Maracanà su Tmw Radio: “È una situazione regolamentata dalla legge, il contratto si deve risolvere per forza maggiore. Per prestazioni non fornite, si devono ridare indietro i soldi. Altrimenti è appropriazione indebita. Abbiamo messo a disposizione dei tifosi un modulo per la richiesta di rimborso. Altrimenti, se saranno molti non saranno soddisfatti e ce lo chiederanno, faremo una class action”.
In un recente comunicato, la Juventus ha ammesso di avere in programma iniziative per venire incontro ai tifosi, ma non vengono forniti per ora ulteriori dettagli. Secondo indiscrezioni giornalistiche, al posto del rimborso sarebbero proposti sconti e promozioni per altri beni e servizi venduti dalla Juve. Su questa eventualità, il presidente del Codacons dice: “Sconti su iniziative future? La restituzione può avvenire, se concordata, in qualsiasi modo. Proporrò, comunque, un tavolo di conciliazione con i club per arrivare ad una soluzione”, conclude.