Barcellona e Real Madrid si contendono il tetto del mondo. E non solo dal punto di vista prettamente sportivo. Come rivela oggi un dossier realizzato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, infatti, il club allenato da Josè Mourinho vanta ad oggi un fatturato da record, 480 milioni di euro, seguito a ruota dal club blaugrana (447) che contende ai madri disti il primo posto nella Liga. Secondo quanto emerge dal dossier, il Manchester United supera per la prima volta quota 100 milioni nei ricavi commerciali, mentre i club nostrani continuano a collezionare rossi d’esercizio: l’Inter ha chiuso la stagione 2010-11 con 87 milioni di passivo; peggio sta la Juventus con 95; meglio il Milan, che si attesta ‘solo’ su un -70. Paradossalmente, in Italia, i profitti li fanno solo le ex provinciali, definite dai più ‘le nuove grandi’: Napoli, Udinese e Lazio. All’estero, invece, coniugano grandeur economico-sportiva e conti in ordine.\r\nUna situazione non di certo scoperta oggi, e che trova fondamento nel fatto che le competitor europee delle italiane (soprattutto inglesi e spagnole) hanno un giro d’affari nettamente superiore. Non dipendere da un solo segmento di ricavi, ma adattarsi al mercato come un camaleonte: è questo il segreto del successo di Real e compagnia.\r\nInutile, negarlo, però: a questa situazione ha contribuito e non poco Calciopoli: se andiamo infatti a vedere come stavano le cose alla fine della stagione 2005-06 notiamo che i fatturati pubblicati da Deloitte recitano: Real 292 milioni, Barcellona 259, Juventus 251, Man Utd 243, Milan 239, Chelsea 221, Inter 207. La Juventus della triade, dunque, è stata la squadra più vicina a contendere il predominio economico di Real e Barca. Oggi, invece, Antonio Conte può contare su una rosa qualitativamente del valore di circa la metà rispetto a quella dei principali top club. Ad incidere, inoltre, i mega contratti televisivi di cui hanno goduto in Spagna i top club e che garantisce loro 150 milioni a testa all’anno fino al 2013-14.\r\nA livello di stadi, poi, il divario è ancora più marcato: a parte il Milan (i benefici del nuovo impianto della Juventus ancora non possono essere contabilizzati), nessuno in Europa ha investi come Real, Manchester e Barcellona per rendere i propri impianti ancora più confortevoli e appetibili agli investitori.\r\nEcco perché, in definitiva, gente come Perez può permettersi di spendere 216 milioni in stipendi e di tenere il bilancio comunque in equilibrio.