Ravanelli consiglia la Juve: “Vendi Diego e Melo e prendi Dzeko!”

La Juventus è ripartia in previsione della nuova stagione, ma rimane un cantiere aperto. I nomi più gettonati sono sempre quelli di Dzeko e Krasic: nelle ultime ore indiscrezioni vogliono la Vecchia Signora prepotentemente sul bomber bosniaco. Sull’argomento è intervenuto ai microfoni di ‘Goal.com’ l’ex attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli: “Dzeko? Me lo auguro che possa andare alla Juve, secondo me è un giocatore che potrebbe fare benissimo nel campionato italiano, robusto fisicamente e con grande qualità tecnica. E’ l’ideale per il 4-4-2 di Del Neri, potrebbe trovarsi alla grande”.\r\nPiù perplessita, l’ex ‘Penna Bianca’ le esprime sul brasiliano Diego: “Credo che nel 4-4-2 di Del Neri potrebbe provare a fare il secondo attaccante, ma non credo che abbia giocato spesso in quel ruolo, bisognerebbe vederlo. E’ sicuramente un giocatore di qualità, però… Se l’allenatore, come sembra, punterà su Del Piero, e non dimentichiamoci di Iaquinta, non so quanto potrebbe essere utile. Io credo che la Juventus farà bene ad usarlo come pedina di scambio per arrivare a qualche giocatore importante e più utile per il gioco della Juve”.\r\nNiente spazio per Felipe Melo, invece, nella Juve ideale di Ravanelli: “Bisogna venderlo assolutamente. Melo non può tornare a giocare a Torino, credo che non sia un giocatore che possa far parte della Juve e non credo rientri dei piani di Del Neri. Ha limiti caratteriali, comportamentali e soprattutto tecnici: penso sia un giocatore molto sopravvalutato”.\r\nIl mercato fin qui è stato buono, ma secondo l’ex attaccante della nazionale italiana mancano ancora diversi campioni. Con i solo “operai” non vai tanto lontano: “Sono giocatori che possono fare al caso, sono giovani, possono far parte della rosa, ma onestamente non credo che la Juve possa tornare a vincere il campionato, o tornare a far parte delle prime 3-4 forze della Serie A, con questi acquisti. Sono giocatori buoni, ma non su cui puntare al 100% dal punto di vista della titolarità in tutte le partite”.\r\n\r\n