Ranieri: “Fossi al posto di Ferrara mi avrebbero già esonerato”
Claudio Ranieri si è rimesso in gioco nella sua Roma dopo i due anni (con esonero finale) alla Juventus. Il tecnico nato a Testaccio sta facendo del tutto per risollevare il morale di una squadra vessata dai problemi societari e dalla contestazionie dei tifosi.\r\nIn attesa dell’importante match di domenica prossima in casa dell’Inter capolista, il mister giallorosso ha tracciato un bilancio di questi primi due mesi di lavoro: “Mi aspettavo delle difficoltà, questo è innegabile – ha detto Ranieri al ‘Corriere dello Sport’ -. Sono già subentrato al Valencia, al Chelsea, al Parma: quando si cambia è perché ci sono dei problemi. Ma è anche vero che quando un allenatore sceglie una squadra, non si deve tirare indietro. Io non l’ho mai fatto e questo lo dice la mia carriera. E’ chiaro che subentrando mi sono posto subito l’obiettivo di rigenerare, dare concetti chiari, capibili, lavorare sotto l’aspetto psicologico. Giocatori importanti si erano infortunati, quelli recuperati non avevano avuto il tempo di allenarsi per rendere al meglio“.\r\nAnche se non ne parla mai troppo volentieri, al tecnico romano qualche battuta sulla Juventus è uscita fuori: “Quando una squadra è retrocessa e il tecnico la porta il primo anno al terzo posto ridandole la Champions e poi al secondo posto, non può rappresentarne il problema – ha ammesso Ranieri, che poi ha rincarato la dose -. Alla Juve sai solo che devi sempre vincere. Io sto a posto così, ora penso alla Roma. I problemi della Juve devono risolverli altri. Stankovic? Era tutto fatto, ma lasciamo stare, non fatemi litigare con Blanc. Io sapevo quanto sarebbe stato difficile abituare la squadra a giocare con due punte più Diego. Quella squadra non ce l’aveva dentro questo progetto tattico. Se ci fossi stato io mi avrebbero già cacciato. Ferrara comincia ora e per me potrà anche fare bene questo mestiere. Era responsabile del settore giovanile quando io ero lì. Non ha mai fatto l’allenatore prima di quest’anno…“.\r\n