Ramsey: “Due anni complicati, ma nel Galles conoscono il mio corpo”

Aaron Ramsey ammette le difficoltà avute in Italia con la Juventus e sottolinea di trovarsi meglio con lo staff atletico e medico del Galles

Aaron Ramsey è tornato a parlare della sua esperienza alla Juventus dal ritiro della nazionale gallese. Il centrocampista ex Arsenal sarà avversario di alcuni suoi compagni nel gruppo A di Euro 2020, dagli azzurri al turco Demiral. “Le ultime due stagioni sono state complicate per me – ammette – Ci sono stanti diversi fattori e cambiamenti a cui non ero abituato. Ma alla fine ora ho la mia squadra, costruita intorno a me, che si concentra sulla mia forma fisica, per farmi essere al meglio. Ho preso i problemi in mano e attorno a me ho le persone giuste in grado di creare una situazione in cui io possa tornare a sentirmi bene e ad avere di nuovo fiducia in me stesso”.

Ramsey: “Qui conoscono il mio corpo”

Da quando è alla Juve, purtroppo, Ramsey non è mai riuscito ad esprimere il potenziale visto all’Arsenal e che ha spinto il club bianconero ad offrirgli uno stipendio da 7 milioni netti l’anno. I tanti infortuni muscolari che lo hanno attanagliato da quando è sbarcato a Torino, infatti, gli hanno impedito di allenarsi e giocare con continuità. A tal proposito, però, il centrocampista si sente di elogiare il gruppo di lavoro della federazione gallese. “Lo staff atletico e medico mi conosce da tanto tempo, da quando ero all’Arsenal. Mi capiscono, conoscono il mio corpo e sanno quello di cui ho bisogno. Speriamo di poter tutti dare una mano affinché io sia nella forma migliore”, aggiunge ammettendo che lo stop di giovedì in allenamento fosse stato sostanzialmente un giorno di riposo concordato.

In attesa di capire quale sarà il suo futuro (non rientra nei piani bianconeri anche se ha ancora due anni di contratto), Ramsey si esprime così sui suoi compagni che saranno avversarli agli Europei: “Con i miei compagni alla Juve ci abbiamo scherzato sopra quest’anno. Quella contro l’Italia sarà l’ultima partita del girone – prosegue – ora dobbiamo concentrarci sulle due che ci aspettano. Speriamo di trovarci in una buona posizione prima della sfida contro gli azzurri. Ho anche un compagno di squadra nella Turchia, Demiral, e per tanti anni ho giocato con Xhaka nell’Arsenal. Questi miei ex compagni giocano per queste due nazionali e sarà interessante vedere cosa succederà”.