La quarantena di Sarri: studia dati, partite e allenamenti come un computer

La quarantena dell’allenatore della Juventus Maurizio Sarri per il coronavirus raccontata dall’amico Aurelio Virgili, che lo conosce da 22 anni

Maurizio Sarri è in isolamento volontario, come tutta la Juventus, dopo la positività al coronavirus di Daniele Rugani (e ora anche di Blaise Matuidi). Come sta trascorrendo la quarantena il mister bianconero? Lo spiega a Tuttosport l’amico Aurelio Virgili, che pur non potendo incontrare Sarri, lo sente telefonicamente. “Tre giorni fa ho telefonato a Maurizio per capire un po’ della positività di Rugani al coronavirus e in generale per sapere come stava lui – racconta l’uomo che conosce il tecnico della Juve da 22 anni – L’ho trovato di buon umore. A Maurizio manca il quotidiano, l’allenamento: sono linfa vitale per lui. Però la situazione è questa, siamo tutti in casa a fronteggiare l’emergenza coronavirus che adesso è la priorità. Così anche lui, come tutti noi, si concentra sul lavoro che può svolgere da casa: riguarda partite, allenamenti, studia i dati dei giocatori. È un computer”.

Quanto al rapporto con i giocatori, Sarri ha avuto solo problemi con Emre Can alla Juve, rivela Virgili: “Mi ha raccontato tante volte che Higuain , che è come un figlio per lui, se la squadra è divisa in gruppi vuole sempre che sia Maurizio a fargli allenamento. Come i bambini: ci tiene, gli vuole bene, lo vuole con sé. Lui e il Pipita hanno un rapporto speciale. Ma in generale – continua – fatta eccezione per Emre Can alla Juventus e Gabbiadini al Napoli, che si lamentavano perché non giocavano, mediamente gli altri giocatori gli vogliono bene e lo stimano, soprattutto perché Maurizio è uno che dice le cose in faccia”.

Sarri e le voci su Guardiola

Criticato al Chelsea da tifosi e addetti ai lavori, Sarri ha sperimentato sostanzialmente lo stesso destino alla Juventus: è lo scotto che si deve pagare quando si siede sulle panchine di squadre obbligate a vincere. “Qualche tempo fa mi ha detto: ‘Sarò soddisfatto quando raggiungo gli obiettivi”. Vuole vincere – racconta ancora l’amico di Sarri – E nonostante le cattiverie ingiuste che gli hanno rivolto alcuni a febbraio, Maurizio è ancora in corsa su tutto. Con Agnelli ha un bel rapporto e sa di avere la fiducia del club perché la Juve non è il tipo di società che sceglie gli allenatore per fare esperimenti. Le voci su Guardiola? Sono molto amici, lui e Pep. Si parlano e ogni tanto si incontrano anche. L’anno scorso hanno sorriso entrambi ben sapendo quello che sarebbe accaduto. Hanno un bel rapporto, non c’è rivalità fra loro”.