Fabio Quagliarella è sulla via del recupero al 100%. Un recupero che sembrava già realtà durante la tournée americana della Vecchia Signora, poi una botta al ginocchio operato ha riportato indietro le lancette della riabilitazione. Ecco quanto ha dichiarato ieri l’attaccante campano nel corso di una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’\r\n\r\nFabio Quagliarella, tra cinque giorni inaugurerete il nuovo stadio… \r\n“C’è curiosità, ma soprattutto adrenalina: l’ho visto e sono rimasto senza fiato, mi ha assalito la voglia di giocarci”.\r\n\r\nAvrete i tifosi a un passo. \r\n“Un valore aggiunto, l’ho sperimentato a Marassi: con il pubblico addosso senti di più l’incitamento e, quando segni, l’abbraccio è speciale”.\r\n\r\nSarà uno stadio per famiglie. \r\n“Sì, perché è bello e sicuro, da vivere oltre la partita. Ritengo che l’assenza di barriere responsabilizzi la gente e favorisca lo spettacolo”.\r\n\r\nIl primo impianto di proprietà in Italia…\r\n“Un motivo d’orgoglio e un esempio da seguire, spero ne sorgano presto altri: le società avranno ricavi maggiori e i tifosi case più accoglienti, così Spagna e Inghilterra appariranno meno lontane”.\r\n\r\nUna bella casa può bastare ai tifosi bianconeri?\r\n“Assolutamente no, infatti adesso tocca a noi. La società ha realizzato un impianto unico, ma la squadra dovrà accenderlo di passione: ospiterà le nostre battaglie, dovremo fare in modo che non ce ne sia per nessuna”.\r\n\r\nE’ una promessa? \r\n “Diciamo un appuntamento: non è più tempo di chiacchiere, ma di fatti. Vogliamo cancellare le delusioni delle ultime stagioni e restituire la Juventus alle sue tradizioni e ai suoi successi”.\r\n\r\nCome uscite dal mercato? \r\n“Sicuramente più forti, la squadra è migliorata: ha guadagnato in esperienza e qualità, il tasso tecnico complessivo è più elevato”.\r\n\r\nImpressioni di Conte? \r\n“Un allenatore con idee chiarissime, vuole vincere e lavora duro per riuscirci. In campo pretende tantissimo, come è giusto: dobbiamo sgobbare per tornare ai vertici”.\r\n\r\nTattica a parte, dicono insegni la juventinità: cosa vuol dire?\r\n“La juventinità ce l’ha dentro, basta pensare a quanto ha vinto nei tredici anni vissuti con questa maglia: a noi ricorda che non basta indossarla, che bisogna sentirne sempre la responsabilità e il valore”.\r\n\r\nChe campionato si aspetta?\r\n“Bello perché equilibrato, con tante squadre attrezzate per lottare ai vertici. Le milanesi, sinceramente, sono più avanti, poi ci siamo noi, il Napoli che ha fatto un’ottima campagna acquisti, la Lazio, la Roma…”.