Editoriali

Il progetto Juventus con Sarri va avanti

Dopo l’incontro tra il tecnico e il presidente, tutti uniti fino alla fine della stagione

Dopo l’addio alla Juventus di Massimiliano Allegri il presidente Agnelli, proprietario del club ha deciso di dare un cambio di mentalità alla squadra con la ricerca di un gioco più offensivo ed europeo per inseguire il grande obiettivo Champions League. Ecco allora la scelta di Maurizio Sarri, ex tecnico partenopeo. Una mentalità offensiva che si basa sulla capacità di difendersi sempre andando in avanti. Un progetto ambizioso che metteva in preventivo grandi difficoltà. I grandi giocatori da soli non bastano, per oliarecerti meccanismi ci vuole tempo. Affidando la squadra a Sarri la società ha posto le basi per un progetto a medio lungo termine mettendo in primo piano sempre i risultati come la legge dello sport prevede.

Giu’ le mani da Sarri

Ad oggi la squadra fra alti e bassi è in corsa per tutti gli obiettivi, pensare ad un allontanamento del mister non è da da società del livello bianconero. I panni sporchi si lavano in famiglia e Agnelli farà gruppo con i giocatori ed il tecnico. Sarri non è elegante, a volte scorbutico, può non essere il massimo della simpatia, ma rimane l’allenatore bianconero e lo sarà fino alla fine della stagione. Dopo aver fatto un bilancio finale si deciderà il da farsi, la squadra ne ha passate di peggio ed i senatori sanno uscire dai momenti difficili. Tutte le opinioni sono lecite, si può discutere tutto, dal valore dei singoli all’intera rosa. Va bene il mercato sbagliato, alcune cessioni mancate e gli infortuni, ma bisogna non perdere la coerenza. Per una simile trasformazione di gioco serve tempo. Esaltiamo, giustamente il gioco di Atalanta e Lazio forse dimenticandoci da quanti anni lavorano con lo stesso allenatore.

Giocare al  toto-allenatore è autolesionistico

Allegri, Klopp, Guardiola ogni giorno qualcuno fa un nome nuovo per cambiare in corsa Sarri. In rarissimi casi la proprietà ha deciso di cambiare in corsa. Non siamo a quel livello, ma continuando così facciamo solo del male alla Juve. La squadra va sostenuta, amata, essendo consapevoli del grande cambiamento effettuato e che non sempre va tutto secondo le regole. Alcuni vogliono il male della Juve e non vedono l’ora di una sconfitta per dare la colpa a qualcuno. Alla Juve non serve un nuovo allenatore, ma credere nel progetto e restare compatti. La tensione le motivazioni non devono mai mancare e dalle sconfitte si può ripartire con più convinzione. Il progetto è ambizioso ed è solo al primo step.

Tutti uniti fino alla fine

Alla fine della stagione mancano 4 mesi ,i più importanti, quelli decisivi. Si può passare dal vincere tutto al rimanere a bocca asciutta, una bella differenza. Tutti, dalla squadra ai giocatori insieme alla società stanno facendo gruppo. Basta spargere fango contro tutti, incitiamoli e seguiamo il loro percorso con convinzione. Il lavoro da fare è ancora molto. ma niente ci impedisce nel credere al sogno Champions, il vero motivo per cui oggi la Juventus è allenata da Maurizio Sarri. Fino alla fine tutti insieme a gridare forza Juve. perché vincere non è importante è l’unica cosa che conta e non siamo messi così male da 9 anni.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni