Processo Telecom, Tavaroli accusa “Moratti mi chiese di spiare Moggi e gli arbitri”

Nell’aula bunker della Corte d’assise milanese, oggi si è tenuta un’importante udienza dell’ormai famigerato Processo Telecom: protagonista assoluto è il testimone chiave Giuliano Tavaroli, capo della security di Telecom all’epoca di Marco Tronchetti Provera. Tra le altre cose, Tavaroli è stato interrogato sul dossier “Ladroni”, ossia quello che portò l’ufficio sicurezza di Telecom a indagare (senza alcuna autorizzazione da parte degli organi inquirenti) sui rapporti tra Luciano Moggi e alcuni arbitri di serie A: “L’operazione Ladroni mi venne commissionata dall’Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti”, ha spiegato l’ex capo della security Telecom. Secondo quanto trapelato dai media nei mesi scorsi, la teoria difensiva del club nerazzurro, sarebbe quella che del dossier aggio se ne sia occupato direttamente Facchetti e non Moratti. Ovviamente, Facchetti non potrebbe rispondere più di alcuna accusa.

Tra le altre accuse lanciate oggi da Tavaroli, ce n’è una ai danni dello stesso Tronchetti, indicato dal Tavaroli come colui che commissionò un dossieraggio ai danni della famiglia della moglie Afef, e in particolare dei fratelli della stessa.