Preziosi ancora condannato per Genoa-Venezia. La radiazione? Non pervenuta
La Corte d’Appello di Genova ha confermato la condanna a 4 mesi, condonati, per il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, accusato di frode sportiva in merito alla vicenda del presunto accordo sull’esito della partita Genoa-Venezia, nel campionato di serie B 2004-2005 che costò la retrocessione in C1 della squadra. Assolti per non aver commesso il fatto il figlio di Preziosi, Matteo, l’allora dg del Genoa, Stefano Capozzucca e Francesco Dal Cin, presidente del Venezia all’epoca dei fatti.\r\nPreziosi, che ha subìto per la vicenda di Genoa-Venezia e per la valigetta colma di denaro versata per vincere il match che valeva la promozione (poi arrivò la retrocessione in C), una condanna sportiva di cinque anni con proposta di radiazione nell’estate 2005: condanna scontata (fine pena il 27 luglio 2010), ma la radiazione non è mai intervenuta per un misterioso accordo tra le parti di cui non si trovano tracce nei siti istituzionali né le fonti dirette danno contezza documentale, a richiesta degli organi d’informazione.\r\n\r\n(Credits: ‘Tuttosport’)