Presidente, sono stanco di reggere la baracca | Inzaghi ha avvisato Marotta: con l’Inter è finita

Simone Inzaghi ha notato un certo malessere durante i recenti allenamenti, Marotta è pronto a lasciarlo andare a fine stagione
Simone Inzaghi è tornato a dirigere la propria squadra dopo il rientro dei Nazionali dagli impegni in Nations League e valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Il tecnico nerazzurro si prepara ad accogliere in rosa Federico Dimarco, Mattia Darmian e Nicola Zalewski che hanno recuperato dai problemi fisici che avevano contratto.
Il mister tira un sospiro di sollievo perché avrà di nuovo a disposizioni sugli esterni due titolari e una valida alternativa. Anche Lautaro Martinez è in procinto di allenarsi in gruppo, con gli esami medici che hanno evidenziato un risentimento che potrebbe consentire al capitano di scendere in campo già nel match d’andata della semifinale di Coppa Italia, il primo dei due derby della Madonnina.
Ma prima testa all’Udinese nella prima delle nove gare in cui la capolista si gioca il bis in campionato, un obiettivo concreto ma ancora tutto da raggiungere, visto che il Napoli è tre punti sotto e ha un calendario, sulla carta, più agevole.
Inzaghi avrà bisogno dell’apporto di tutti i giocatori a disposizione in questo rush finale di stagione, in cui il club sarà impegnato anche nella fase conclusiva della Champions League, con i quarti che vedranno di fronte il Bayern Monaco.
Ha fatto la differenza nelle ultime stagioni ma pare essere arrivato alla fine di un ciclo
Ma la dirigenza inizia a pensare anche al futuro e uno dei senatori che potrebbe lasciare Appiano Gentile è Henrikh Mkhitaryan che è apparso meno decisivo negli ultimi mesi, con un possibile futuro in Arabia.
Il contratto dell’armeno scade nel 2026, lui si è detto felice di stare a Milano ma gli Oaktree potrebbero avere un altro pensiero, mettendo in atto un ringiovanimento dell’organico.

Le manovre in mezzo al campo dell’Inter, chi resta e chi può andarsene
Un centrocampo, quello interista, che potrebbe perdere anche Frattesi e Asllani che hanno mercato e chiedono maggiore spazio, non accontentandosi più di un ruolo da comprimari.
Certi della riconferma, invece, Piotr Zielinski che ha altri tre anni di contratto, Nicolò Barella che è diventato una delle bandiere della curva e Hakan Calhanoglu che è il più incisivo nella manovra dei nerazzurri.