La Fifa rischia di essere travolta da un vero e proprio scandalo per la votazione che ha assegnato il premio Fifa The Best 2019 a Lionel Messi. E se ciò che sta emergendo risultasse vero, Cristiano Ronaldo ha fatto più che bene a rifiutarsi di prendere parte alla kermesse che è andata in scena al Teatro alla Scala di Milano. Come riportano ormai diverse testate giornalistiche, le rimostranze di ben tre federazioni (e non è escluso che altre seguano nelle prossime ore) gettano ombre sulla votazione per il miglior giocatore dell’anno a livello mondiale.
Alla votazione hanno preso parte, o meglio avrebbero preso parte, commissari tecnici, capitani delle nazionali, giornalisti e tifosi. Il capitano del Nicaragua, Juan Barrera, però si è subito smarcato affermando di non aver mai votato e dunque i voti che gli vengono attribuiti sono totalmente inventati (da chi?). Il ct del Sudan Zdravko Lugarosic, invece, sostiene di non aver espresso preferenze per Messi, ma di aver votato Salah, Manè e Mbappè. E non è tutto, perché i voti dell’Egitto non sono nemmeno riportati nella lista pubblicata dalla Fifa: la federazione egiziana si chiede dunque che fine abbiano fatto le loro preferenze.
Si tratta di un’insieme di cose che hanno sollevato ulteriori dubbi su una votazione che ha premiato Messi in un anno in cui non ha vinto che la Liga spagnola. Ronaldo, invece, ha conquistato la Serie A, la Supercoppa Italiana e la Nations League con il Portogallo. Lungi da noi la volontà di seguire complotti o altre teorie strampalate sulla volontà di non premiare più CR7 da quando veste la maglia della Juventus. Di certo, il presidente Infantino dovrà ora dare delle spiegazioni, perché ne va della credibilità dell’organo che presiede e che governa il calcio mondiale.