“Noi non vendiamo mai i nostri giocatori, ma se sono loro a chiedere di andarsene e sappiamo che non ci sono le possibilità di trattenerli, allora ci sediamo a parlare. Con Di Natale accadde questo: il suo agente ci fece presente di avere una richiesta della Juve. Noi fissammo un prezzo e sempre l’agente ci fece sapere che a Torino l’avevano accettato. Però quando parlai con il giocatore, mi disse che sarebbe rimasto volentieri a Udine. Quindi la cosa finì lì”. Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese, rivela così a ‘Tuttosport’ i retroscena dell’affare dello scorso anno saltato all’improvviso per il niet di Di Natale, che preferì restare in Friuli piuttosto che andare alla Juventus, che poi virò su Quagliarella.\r\nStasera Udinese e Juventus si affronteranno per il primato: una sfida da 1 x 2 per gli esperti, ma di sicuro non ci si annoierà: “Sono ottimista. La Juve è la Juve, ci aspetta una partita molto difficile. Ma siamo convinti che ci divertiremo”, spiega ancora Pozzo che poi rivela quale sia la vittoria sui bianconeri di Torino che più lo ha esaltato: “Quella della stagione ‘98-99 che ci consentì di andare in Coppa Uefa e costrinse la Juve a giocare l’Intertoto. Fu una partita rocambolesca, in panchina c’era proprio Guidolin”. La peggiore sconfitta? “Il 4-0 dello scorso anno pesa, ma con la Juve di partite ne abbiamo vinte poche. Perciò sarebbe ora di farlo”, conclude il numero uno friulano.