Poloni e Passoni confermano le accuse di Carobbio, Stellini lo smentisce

Sono pesanti le accuse di Filippo Carobbio ad Antonio Conte, anche se ancora tutte da provare. Tre ex calciatori del Siena della scorsa stagione, Vitiello Ficagna e Terzi si sono già espressi a difesa dell’ex tecnico, mentre conferma la combine di Albinoleffe-Siena Mirco Poloni, vice allenatore dei bergamaschi: “Ho sentito sia i calciatori del Siena che dell’Albinoleffe che si mettevano d’accordo: si sarebbe concessa la vittoria dell’Albinoleffe nel caso in cui, nel corso della partita, gli altri risultati avessero configurato un vantaggio dell’Albinoleffe a vincere la gara con il Siena”, dichiara nella sua audizione sul calcioscommesse in Procura Figc.  A confermare l’incontro tra giocatori alla vigilia della partita presso il Park Hotel di Stezzano (Bg), è anche l’ex Albinoleffe Dario Passoni. “Mi recai all’albergo insieme ai compagni Sala, Garlini, e il tecnico Poloni – ha raccontato il calciatore al pool di Palazzi – . Non mi ricordo chi dei tre mi disse che saremmo andati lì a concordare l’esito della gara in favore dell’Albinoleffe. Pur rendendomi conto dell’illecità dell’operazione non mi rifiutai perché l’Albinoleffe aveva disperato bisogno di punti per arrivare ai play out e non retrocedere direttamente. Venne preso l’accordo per il quale l’Albinoleffe avrebbe dovuto vincere la gara, anche se non ricordo se si parlò del risultato esatto“, ha spiegato Passoni.\r\n\r\nNega tutto quanto, invece, Cristian Stellini, attuale vice di Conte alla Juventus: “Iacovelli mi riferì, dopo il 7 maggio 2011, che il Bari, e in particolare i giocatori, avevano combinato la partita Palermo-Bari della stagione 2010/2011“, ha dichiarato Stellini nella sua audizione davanti alla Procura Figc. “Non mi fece nomi in particolare ma mi disse che delle persone gli avevano dato dei soldi quale compenso per i giocatori del Bari. Mi raccontò, comunque, che aveva restituito i soldi in quanto il risultato non era preventivatoIn quella circostanza dissi a Iacovelli che non avrebbe dovuto dirmelo e che da quel momento non sarebbe stato più mio amico in quanto le sue conoscenze di fatti del genere potevano ledere la mia reputazione“. Riguardo alle parole di Carobbio, l’ex collaboratore tecnico di Conte al Siena e oggi alla Juventus esclude invece ogni addebito. “Nego di aver parlato con Carobbio e/o altri giocatori di questi argomenti. Non credo che Carobbio possa avere dei motivi di acredine nei miei confronti“. Stellini ha inoltre reso noto alla Procura federale che parlò al telefono con Carobbio, al termine dei domiciliari, dicendogli che era un “deficiente“: “Gli dissi che la mia opinione su di lui era che era un deficiente perché era una colpa di essere amico di soggetti di Gervasoni e/o gli ‘zingari. Lui si è giustificato ammettendo di aver sbagliato e mi ha detto che avrebbero dovuto pagare anche gli altri“.