Il caso plusvalenze che riguarda la Juve sta per finire. Lunedì arriverà la nuova sentenza della Corte d’Appello Federale dopo il rinvio del Collegio di Garanzia. Incertezza sull’esito, ma i legali bianconeri hanno una strategia.
L’eliminazione subita in Europa League per mano del Siviglia fa male. Dopo la sconfitta ai supplementari al Ramon Sanchez Pizjuan, la Juve terminerà la seconda stagione consecutiva senza trofei. Delusione e rabbia, ma anche un senso di rassegnazione visto l’andamento di tutto l’anno. Max Allegri pone l’obiettivo di arrivare secondi, ma lunedì le cose potrebbero cambiare. Non solo per la partita con l’Empoli, ma anche perché la Corte d’Appello Federale si pronuncerà sul caso plusvalenze, dopo il rinvio voluto dal Collegio di Garanzia dello Sport.
Giuseppe Chiné sarà chiamato a riformulare le accuse nei confronti della Juve sul caso plusvalenze. Dopo il -15 inflitto a gennaio e la cancellazione temporanea voluta del Collegio, lunedì arriverà – forse – la parola fine. Difficile ad oggi prevedere quale sarà la nuova penalizzazione, con il procuratore che è deciso a tenere i bianconeri fuori dalla zona Champions League per il principio di afflittività.
È proprio attorno a questo concetto che rimane incertezza, visto che non c’è una pena precisa per quanto contestato al club. Al momento la Juve si trova a +8 dal quinto posto e dunque servono almeno 9 punti per spingere i bianconeri in Europa League – in attesa di Milan-Sampdoria di domani sera. Ma i legali della società hanno una nuova strategia su cui puntare. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport infatti, gli avvocati considerano afflittivo anche scivolare dal secondo al quarto posto, perché se è vero che la qualificazione alla Champions League sarebbe salva, è altresì vero che la Juve perderebbe tra i 10 e i 12 milioni di euro di premi, fra market pool e diritti televisivi.