Plusvalenze Juve, ora il ricorso al Coni: cosa può cambiare
Forse poteva andare peggio, di certo poteva andare meglio, ma è andata così. La sentenza è data, l’udienza è tolta, la decisione è stata presa e verrà messa in atto al più presto. La Fgic aveva chiesto 9 punti di penalizzazione, nella sentenza sono stati aumentati a 15. Grosse grane anche per tutta l’ex dirigenza bianconera che sarà inibita per lungo tempo.
La giornata è stata lunghissima, a tratti infinita, e di certo non ha portato i risultati sperati. Un caso che era stato archiviato ora è riaperto e ne è stata data sentenza, una sentenza decisamente dura da buttare giù e che influirà tanto sulla dirigenza quanto sulla squadra che adesso dovrà dimostrare davvero di saper combattere e che “vincere è l’unica cosa che conta”. Adesso lo è davvero, non si può fare altro in questo momento se non collezionare vittorie e risalire un passo alla volta.
Agnelli, Arrivabene e gli altri ex dirigenti hanno avuto una punizione molto dura.
L’ex dirigenza e la squadra
I dirigenti, o meglio quelli che lo erano sono stati inibiti, per tempi diversi ma non potranno più fare nulla. Nello specifico ad Agnelli e Arrivabene due anni di inibizione, a Nedved 8 mesi, 1 anno e 4 mesi a Nedved e a Paratici, il peggiore, 2 anni e mezzo. Questo non è però il peggio perché la squadra ha ricevuto 15 punti di penalizzazione al fronte dei 9 richiesti dalla Figc. 15 punti che significano dodicesimo posto e, soprattutto, 25 lunghezze dal Napoli capolista. Entrare nelle prime 4 ora sarà un’impresa non da poco ma la Juventus non deve mollare, non deve morire, deve crederci “fino alla fine”
Il ricorso al CONI
Non tutto è perduto, una minuscola possibilità c’è ancora e, se andasse in porto, tutto sarebbe risolto. 30 giorni, questo il tempo per presentare il ricorso al CONI. Ma c’è un ma che è un’arma a doppio taglio. Se verrà accettato le possibilità sono solamente due: o la sentenza verrà confermata e bisognerà letteralmente partire da zero, oppure verrà completamente annullata. Le vie di mezzo non esistono, le riduzioni della pena non esistono, è tutto semplicemente o bianco o nero, non a strisce come la Juventus. La speranza quindi è quella di un annullamento totale della sentenza, non è semplice ma è l’unica cosa alla quale ora i bianconeri si possono aggrappare.
La cosa più importante, ovviamente, è cercare di tutelare la squadra e l’unico modo per farlo è il ricorso, sperando nell’annullamento definitivo della sentenza, non ci sono altre vie.