Platini: “Agnelli mi ricorda l’Avvocato. Bene la rivoluzione sul mercato”

In occasione del sorteggio di Montecarlo per la Champions League la redazione di ‘Tuttosport’ ha incontrato il presidente dell’Uefa Michel Platini che è ritornato sulla nuova Juventus e sui movimenti di mercato che stanno vivacizzando il mercato bianconero. Eccone uno stralcio.\r\n\r\nPresidente Platini, le pia­ce come sta crescendo questa nuova Juve?\r\n“Assolutamente sì, a co­minciare dal nuovo presi­dente Andrea Agnelli. Ho avuto modo di approfondire la sua conoscenza in occa­sione delle commemorazio­ni per i 25 anni dalla trage­dia dell’Heysel. Mi ha im­pressionato la sua determi­nazione, ho rivisto in lui certe immagini dell’Avvo­cato”.\r\n\r\nA Torino gli… Agnellologi sostengono che l’erede dell’avvocato Gianni, an­che per una questione di somiglianza fisica e di estri, sia suo cugino Lapo Elkann.\r\n“Lo conosco meno. D’accor­do per il discorso della ras­somiglianza, ma ripeto la determinazione “juventina” di Andrea mi ha colpito po­sitivamente. L’ho riferito subito anche all’altro suo cugino John Elkann. Eppoi, posso dirlo? La Juve è la Juve. L’Avvocato lassù dal cielo non me ne voglia, an­zi penso e spero possa esse­re d’accordo se ora mi ascol­ta: i tifosi sanno subito chi è il presidente della Juven­tus e molto meno chi è il presidente o l’amministra­tore delegato della Fiat. Lo stesso dicasi per la Renault o la Citroën, tanto per cita­re un esempio automobili­stico francese egualmente legato a sponsorizzazioni calcistiche…”.\r\n\r\nIn questi ultimi giorni di mercato la Juve sta acqui­stando o imbastendo im­portanti trattative prati­camente ogni ventiquat-t­r’ore: Krasic, Aquilani ol­tre a tutti quelli che sono già arrivati e che stanno arrivando. Sembra quasi un piccolo Real Madrid…\r\n“Bene, no? Del resto dopo il settimo posto della scorsa stagione bisognava dare una grande scossa all’am­biente per cercare di riapri­re un ciclo. Non si può arri­vare tutti gli anni in quella posizione di classifica… Ai miei tempi, e credo sino a poco tempo fa, si soleva di­re che per la Juve giungere seconda fosse quasi come retrocedere…”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni