Pjanic: “A Roma non c’è equilibrio, Sarri? Preferisco Allegri”
Miralem Pjanic al Messaggero di oggi: i 5 anni trascorsi alla Roma, gli allenatori più importanti per la sua carriera e la Juve che ti cambia la vita
Miralem Pjanic protagonista di una lunga intervista al ‘Messaggero’ che sta facendo molto discutere. Il centrocampista bosniaco della Juventus, infatti, ha toccato diversi temi senza peli sulla lingua, a partire dalla sua esperienza di 5 anni alla Roma, interrotta per l’interesse dei bianconeri. Nella capitale, conferma Pjanic, nno c’è equilibrio: ci si esalta per una vittoria e ci si deprime per una sconfitta. “Vincere con la Roma sarebbe stata un’emozione unica – ammette il centrocampista – . Purtroppo non ci sono riuscito, e mi dispiace. Ma ci ho provato. Molti sono rimasti male che sia andato via, ma io non ho tradito nessuno. Lì c’è passione, dalla mattina alla sera si pensa al calcio, alla squadra. E questo è bello perché un successo ti porta alle stelle, ma dall’altra parte è negativo perché si perde il senso dell’equilibrio. E il problema lì è proprio questo”.
Pjanic dalla Roma alla Juve
Insomma, dopo aver trascorso un quinquennio senza titoli, l’ex giallorosso ha deciso di iniziare una nuova avventura alla Juve, nonostante le critiche di alcuni amici come Nainggolan. “Dice che ho scelto di vincere facile? Dopo cinque anni bellissimi a Roma – replica Pjanic – , ho solo deciso di fare altre esperienze. La Juve mi ha seguito, mi ha voluto. Io avvertivo l’esigenza di confrontarmi con un’altra esperienza, del resto la carriera di un calciatore è breve. Detto questo, vincere non è mai facile e non lo è nemmeno qui. Ci vuole abnegazione, lavoro. Le vittorie si ottengono sudando, meritandole, al di là di ciò che, troppo superficialmente, si pensi in giro”.
Tornando per un attimo al recente passato, alla Roma il 27enne mediano di Tuzla ha avuto modo di lavorare con diversi tecnici, in merito ai quali dichiara: “Luis Enrique un uomo straordinario, tutti noi ci siamo dispiaciuti quando è andato via, purtroppo non c’erano i giocatori adatti. Zeman? Non c’era dialogo, a parte con Totti, che conosceva da anni. L’atmosfera era pesante. Mi dava fastidio che non parlava. Con Garcia all’inizio andava bene, è un buon allenatore, poi non ha saputo invertire il momento negativo. Spalletti? Un grande, è tosto, sono stati sei mesi importanti”.
Pjanic tra Allegri e Sarri
Spesso bistrattato dalla critica bianconera, Massimiliano Allegri è invece un grande allenatore e Pjanic conferma di essere migliorato molto grazie ai suoi consigli. Sarri sarà pure spettacolare, ma la Juve difende meglio ed è più cinica: “Allegri mi ha migliorato, adesso sono un calciatore maturo con la visione di squadra. La diatriba con Sarri? Io sto con il mio mister, alla fine contano le vittorie. Il Napoli ha il più bel calcio d’Italia – conclude – , noi siamo più pericolosi e difendiamo meglio”. E nel calcio vince quasi sempre chi ha la miglior difesa.