Marko Pjaca, talento croato acquistato dalla Juventus, ha rilasciato oggi una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Dopo essere esploso agli Europei di Francia, l’ex Dinamo Zagabria è stato seguito a lungo da Milan, Inter e Napoli. Tutti e tre i club sono stati vicinissimi al tesseramento, ma alla fine l’ha spuntata la Juve. E mai scelta fu più felice, come conferma il diretto interessato.\r\n\r\n“Non ho seguito le ultime trattative – ammette a mercato chiuso – , ma so che sono arrivato in una squadra di stelle. E’ sempre stato così”.\r\n\r\nNelle prime due partite, Pjaca è rimasto in panchina, ma nel finale contro la Lazio è entrato ed ha subito dato un saggio delle sue qualità.\r\n\r\n“Devo dimostrare di essere una star? Lo so, devo lavorare ogni giorno per questo. Migliorarmi, non perdere mai la serietà – sottolinea – e la concentrazione. E poi verrà il mio momento, ne sono sicuro”.\r\n\r\nQuanto all’approccio con il mondo Juve è stato fantastico, sotto ogni punto di vista. A Torino non lasciano nulla al caso, è una società super-organizzata la Juventus, nello spogliatoio ci sono uomini con attributi.\r\n\r\n“È un pianeta magnifico – continua Pjaca – , ma non avevo dubbi: ero consapevole quando ho fatto la mia scelta. Appena arrivi, poi, basta poco a capire che sei in una società dalla storia unica, come poche altre nel mondo”.\r\n\r\n\r\n
\r\nQuanto alla collocazione tattica, Pjaca difficilmente riuscirà a giocare nel 3-5-2, a meno che non venga utilizzato come seconda punta. Se Allegri cambiasse modulo, però, per il croato si aprirebbero orizzonti che già conosce molto bene: il ruolo di trequartista, o quello di esterno offensivo.\r\n\r\n“Nel 3-5-2 della Juve di adesso posso fare la seconda punta, al massimo arretrando un po’ perché penso di poter giocare anche da trequartista. La posizione che preferisco in assoluto, però, è l’esterno d’attacco, preferibilmente a sinistra: da lì posso accentrarmi con il destro. I complimenti di Allegri? Lo ringrazio, ma non sono il tipo che si monta la testa”.\r\n\r\nInfine, le parole sui compagni di squadra, tra i quali ci sono dei campioni di livello mondiale.\r\n\r\n“Sono tutti top player, ma se devo fare un nome dico Buffon: basta parlargli un attimo e capisci che non hai davanti un giocatore, ma una leggenda. Mandzukic, come ha preso la concorrenza di Higuain? Nessun problema per l’arrivo di Higuain, sa che ci sarà spazio per tutti. Lui stesso, quando mi chiamava per dirmi di venire qua, diceva sempre che è una squadra piena di campioni. La scelta di venire alla Juve si deve molto anche a lui: adesso Mario è decisivo per il mio ambientamento, anche nella vita di tutti i giorni”, conclude.