Piuttosto che giocare tutti dietro, me ne torno a casa mia | Allegri tradito dal talento: scappa dalla Serie A
Lascia la Serie A, torna in patria, decisiva la decisione di Allegri che non ha mai creduto fino in fondo in lui, ma non solo
La scorsa stagione è stata molto complicata per la Juventus. Le problematiche societarie hanno spinto Max Allegri a dare fiducia a molti talenti del settore giovanile, lanciandoli in prima squadra dopo averli testati in prestito e con la Next Gen. In particolar modo è stato il centrocampo il reparto più rivoluzionato, con innesti promettenti che si stanno rivelando utili anche in chiave Nazionale.
Prima Nicolò Fagioli, al momento lontano dal campo a causa della squalifica per calcio scommesse, poi Miretti e Nicolussi Caviglia hanno esordito in Serie A, prendendo il posto di giocatori d’esperienza che non stavano convincendo.
Sulla fascia si è fatto notare Iling Junior, meno impiegato negli ultimi mesi ma molto utile nel girone di ritorno del passato campionato in cui i bianconeri hanno inanellato un filotto importante di risultati utili consecutivi.
L’ultimo a convincere Max è stato il talento turco Yildiz, partito spesso dal primo minuto in questo inizio di 2024, approfittando anche dei problemi fisici di Federico Chiesa e di Moise Kean. Lui sta rispondendo presente con giocate da vero fuoriclasse e con i primi goal.
Allegri non ha dato fiducia al talento asiatico, che ha lasciato l’Italia
In precedenza Allegri non aveva mostrato tutta questa attenzione nei confronti dei giovani, preferendo interpreti di caratura internazionale che potessero dare delle garanzie immediate a livello di prestazioni.
Non ha mai debuttato in prima squadra, ad esempio, Kwang Song Han, il primo calciatore nord-coreano a giocare in Serie A. Notato per le sue qualità espresse a Cagliari, passa ai bianconeri ma scende in campo solo con l’Under 23.
Gli ultimi travagliati per Song Han e il ritorno in campo
A gennaio del 2020 è stato ceduto in Qatar all’Al Duhail con cui ha vinto il campionato. A causa della risoluzione dell’ONU, che proibisce il lavoro all’estero per i cittadini nordcoreani, è costretto a tornare in patria e ad interrompere la sua carriera.
A distanza di oltre tre anni, durante i quali non si è più avuta alcuna notizia su di lui, è ricomparso su un campo da calcio disputando l’ultimo match giocato dalla sua Nazionale. Un ritorno che non ha lasciato indifferenti gli appassionati di questo sport, con la speranza che possa calcare di nuovo palcoscenici internazionali.