Andrea Pirlo è raggiante ai microfoni di Rai Sport al termine della finale di Coppa Italia vinta. “Sì, è stata una bellissima partita – esordisce il tecnico della Juventus – con due grandi squadre che si sono battute dal primo all’ultimo minuto, una finale degna di questo nome, davanti finalmente al pubblico. Anche per loro è stata una grande festa perché dopo tutto quello che è successo in questo anno era importante dargli una soddisfazione, farli venire allo stadio, fargli vedere una bella partita, quindi siamo contenti anche per questo”.
Dopo la Supercoppa, dunque, Pirlo conquista il suo secondo trofeo stagionale. “Avevamo la voglia di vincere – prosegue – di portare a casa questo trofeo, nonostante non abbiamo fatto una stagione positiva ci siamo ricompattati, ci siamo messi in testa che questa coppa la dovevamo portare a casa, come la Supercoppa, perché era un obiettivo importante. Abbiamo battuto due grandi squadre, una in semifinale e una in finale, quindi onore anche a loro, ma la Juve ha meritato questa Coppa”.
La fortuna ha voluto che Chiesa segnasse poco prima di essere sostituito con Dybala. “È il bello del calcio – ammette Pirlo – volevamo toglierlo, poi è riuscito a fare gol. Non era al meglio, però si è battuto per tutto il tempo che è stato in campo. Federico ha fatto un’ottima partita. Complimenti a lui, è anche una grande soddisfazione, segnare il gol decisivo in una finale, non è da tutti”.
Qualcuno sostiene che dopo questa vittoria, soprattutto se nel weekend centrerà il 4° posto, Pirlo potrebbe restare sulla panchina della Juventus. “Difficoltà? Ce ne sono state tante, non staremmo a parlare di un quinto posto, di un’uscita prematura dalla Champions. Questa vittoria non cancella gli alti e i bassi, ho imparato tanto, sono successe tante cose durante la stagione. Magari non riesci ad avere il 100% di risultati positivi, poi però hai queste soddisfazioni… Riconferma? Certo, mi riconfermerei. Starei qui, amo il calcio. Poi deciderà la società. Voglio continuare, amo questa società, amo allenare. Mi hanno dato tante soddisfazioni. L’obiettivo è continuare. Non leggo i giornali, mi baso su ciò che faccio in settimana e poi sul campo. Sono consapevole di quello che possa esserci al di fuori del campo. Non lo facevo da calciatore, continuerò a farlo da tecnico. Problemi col gruppo? Sempre stato gossip extra calcio, mai avuto problemi coi ragazzi. Hanno sempre dato il massimo, grande soddisfazione. Scegliere i giocatori? Meglio che parliate con chi di dovere”.
Quanto alla prossima stagione, qualora restasse Pirlo, ci potrebbero essere molti cambi in rosa, almeno stando alle indiscrezioni di questi giorni. “Mi sembra prematuro parlare della prossima stagione – replica il tecnico bresciano – dobbiamo vincere una partita e poi vedere cosa succede negli altri campi. Parlare di futuro è prematuro, dobbiamo arrivare domenica a giocarci l’ultima partita. Atalanta-Milan? L’Atalanta gioca sempre aggressiva, non dobbiamo dire a loro come giocare. Hanno affrontato i campionati con grande intensità, non dobbiamo dirglielo noi. Cosa ci aspettiamo dal Bologna? Che si giochi la partita alla morte com’è giusto che sia, dobbiamo essere più bravi”.