Pirlo spiega i segreti della Juve: “Chiunque vada in campo sa cosa fare”

Con la sua classe ha letteralmente trasformato la Juventus. E pensare che non lo aveva neanche chiesto Antonio Conte, che se l’è ritrovato e ha dovuto stravolgere il proprio credo per venire incontro alle sue caratteristiche. Andrea Pirlo si è confessato in una lunga intervista al ‘Corriere della sera’, nel corso della quale è partito dalla sua passione per il vino e la vendemmia al Pratum Coller, la sua azienda:\r\n

“Passione nata perché e’ la zona dov’è nato mio padre, abbiamo acquistato prima una cascina, poi il vigneto. Facciamo 40 mila bottiglie all’anno, ci stiamo muovendo anche per l’estero. Per ora è un diversivo. Conto di giocare ancora un bel po’. Non penso al dopo, mi diverto a fare questo”.

\r\nTornando al campo, Pirlo spiega cos’è che contraddistingue la Juventus di Conte:\r\n

“Vogliamo imporre sempre il nostro gioco, però il campionato è ancora lungo, spero di fare anche meglio. Potevo andare ovunque. Ho deciso di venire qui. Mi piaceva il progetto, lo stadio nuovo e poi era una società che da un po’ che non vinceva. La sfida mi ha affascinato. Qui c’era grande entusiasmo, voglia di rialzarsi e di dimostrare che la Juve è una grande squadra. L’ideale. Spero di giocare per altri cinque, sei anni così. Il gol mi manca, speravo di riuscirci prima di Natale, adesso punto a segnare entro la fine del girone d’andata. Comunque conta il collettivo e qui segnano tutti. Non è un problema”.

\r\nSoffermandosi nello specifico sul tecnico Conte e sul gruppo, l’ex milanista ha poi tenuto a puntualizzare:\r\n

“Alla Juve c’e’ un sistema di gioco ben collaudato, schemi precisi: chiunque vada in campo, sa interpretarli. Conte ha dato un’impronta precisa, prendendo in mano la squadra fin dal primo giorno a Bardonecchia. L’abbiamo seguito e i risultati si vedono. E’ un grande allenatore, ha carisma, senso tattico, non imposta mai una partita allo stesso modo. Come difetto mi hanno detto che quando perde è ingestibile. Per fortuna non è ancora successo. Stiamo cercando di diventare una grande squadra, c’è tempo e spazio per migliorare. Bisogna gestire meglio alcune situazioni, capire che quando non si riesce a vincere bisogna cercare di non perdere. Penso a Roma-Juve”.

\r\nInfine una battuta su Del Piero, che a giugno lascerà la Juventus dopo quasi 20 anni:\r\n

“Lo conosco da tanti anni, è un campione, una persona eccezionale che si merita tutto quello che ha avuto. Ale non non ne ha mai parlato dell’addio, anche perché credo sia giusto che si goda questa stagione e poi vedremo”.