Ho tante soluzioni diverse, – rivela – posso calciare il pallone sopra, sotto o a lato della barriera, dipende da come lo colpisco. Ciò che conta è che finisca in rete, poi come faccio non è importante. Mihajlovic? Gli sto arrivando vicino, ma abbiamo uno stile diverso.
\r\nIl finale di stagione per la Juve si preannuncia incandescente: c’è da rigettare indietro la Roma nella sfida scudetto, e superare lo scoglio Benfica in Europa League:\r\n
Doppio impegno boomerang per noi? Se qualcuno pensa queste cose, si sbaglia. Avevamo un obiettivo chiaro – afferma – , una volta usciti dalla Champions. Volevamo andare avanti il più possibile in Europa League, spinti dalla possibilità della finale a Torino. La coppa non è una distrazione, la vogliamo quanto lo Scudetto. Arrivati a questo punto, ognuna delle squadre rimaste in corsa in Europa League valeva l’altra, sono tutti avversari temibili. Cosa penso del Benfica? Che sono stati bravi ad arrivare fino a qui, hanno disputato un’ottima stagione e tecnicamente sono attrezzati. E che ora mi dispiace per loro…
\r\nIl prolungamento per altri due anni con la Juventus è dietro l’angolo e di ritiro Pirlo non ne vuole nemmeno sentir parlare:\r\n
La data del mio ritiro è un pensiero che non mi passa neanche minimamente per la testa. Non finché ho questa forza e questa voglia. Come faccio? Usando nella vita di tutti i giorni lo stesso ordine che metto in campo. Sarà banale, ma non c’è una ricetta diversa. Andare a dormire presto, mangiare bene. Bisogna fare vita da atleta. È l’unico segreto – conclude – , che poi non è un segreto.