Le anti-Juve saranno Napoli, Roma, Milan e Inter, – ha dichiarato Pirlo – le solite che cercheranno di batterci. La possibile sorpresa può essere la Fiorentina,che ha preso giocatori tecnici come Borja Valero e poi Montella è super; con e senza Jovetic, giocano bene.
\r\nLe polemiche dei giorni scorsi? Pirlo replica così:\r\n
Zeman? E’ un allenatore particolare.Che fa discutere. Di più: un grande allenatore. Le sue squadre giocano bene. Fuori dal campo, ogni tanto, dice qualcosa di strano, ma è parte del suo carattere e ormai lo conosciamo e lo accettiamo. Mazzarri? Parla da perdente.Quando si perde è normale attaccarsi a tutto, è il calcio: si è contenti se si trionfa, delusi se si perde. Siamo abituati alla bagarre dialettica. La Juve è la squadra più famosa, anche nel mondo, con tantissimi tifosi a favore e tanti contro. Quindi, trattasi di normale accanimento, quando si vince.
\r\nSul mercato, l’ex centrocampista del Milan ha le idee chiare:\r\n
Un top player? Vediamo cosa riuscirà a fare la società da qui al 31 del mese.Se arriva qualcuno ok, altrimenti andiamo bene anche così. Asamoah, Isla, Giovinco e Lucio sono scelte ottime, la società ha fatto una campagna acquisti grandissima. Si tratta di quattro giocatori fortissimi, che ci aiuteranno a crescere. Pogba?E’ impressionante.E’ un ragazzo giovane, di prospettiva. Grande colpo averlo strappato a un club così importante come il Manchester United. Del Piero? L’ho sentito qualche volta via sms,aspetta di capire dove andrà.
\r\nDopo aver conquistato lo scudetto, ora Pirlo e La Juventus coltivano il sogno europeo:\r\n
Vincere la Champions sarebbe il coronamento di un sogno, per me, per la società, per i compagni. Succedesse, vedremo il da farsi…. Barcellona e Real Madrid restano le favorite. L’impegno europeo toglie qualcosa dal punto di vista fisico e mentale, è dispendioso anche per i viaggi, per l’alto tasso di adrenalina che richiede. Servono massima concentrazione e una rosa ampia, come la nostra. I mondiali 2014? Spero di arrivarci, non sono mai stato in Brasile. La sconfitta in finale agli Europei? Quando perdi resta solo amarezza, quello conquistato prima viene cancellato. Vero, il cammino è stato positivo ma se non vinci è come non avessi fatto niente. Sì, il sogno della gente che si è appassionata è un dato da sottolineare, ma l’avventura si è chiusa con una sconfitta e ci siamo rimasti male. Il mio ritiro? Resterò in campo finché avrò voglia di soffrire, starò bene e mi divertirò… E’ merito della passione per questo sport, ti viene voglia di coltivarlo giorno dopo giorno, ti permette di allenarti. Un futuro da allenatore? Non ci ho ancora pensato, mi vedo solo come calciatore.