Andrea Pirlo ha conquistato la qualificazione alla prossima Champions League in extremis, ma non sa ancora se rimarrà sulla panchina bianconera. Le sue parole a Sky Sport al termine di Bologna-Juventus: “Futuro? Non mi hanno comunicato nulla – esordisce il tecnico bresciano – era importante raggiungere la Champions League. Abbiamo sofferto in campo, abbiamo vinto. Abbiamo chiuso bene la partita e abbiamo aspettato i risultati delle altre gare”.
Ribadendo quanto già dichiarato nei giorni scorsi, Pirlo ritiene di aver fatto un buon lavoro e di aver portato a casa gli obiettivi minimi che la Juventus aveva ad inizio stagione. “Io ho fatto il mio lavoro cercando di dare il massimo – continua – Ci siamo qualificati per la Champions e abbiamo vinto due trofei. L’obiettivo era vincere, ci siamo riusciti in parte. L’obiettivo minimo è stato raggiunto. Non siamo riusciti a vincere il campionato, complimenti all’Inter. Con quante probabilità di conferma andrò a letto? Io mi vedo seduto su questa panchina, dove dovrei andare”.
La formazione anti-Bologna aveva fatto molto discutere, con Cristiano Ronaldo rimasto in panchina dopo essere stato praticamente indispensabile per tutta la stagione. “Esiste anche una Juventus senza di lui – sottolinea Pirlo – È capitato già quando aveva il Covid o quando ha riposato. Hanno giocato Morata e Dybala, sulle scelte non ho mai avuto problemi. Ha sempre giocato chi stava meglio”.
Quanto alla Juve del futuro, ai microfoni di DAZN il “maestro” ha dichiarato: “Mi immagino una Juve più forte, consapevole della propria forza. Non lo sanno nemmeno loro le potenzialità che hanno – insiste – Lo stesso Rabiot, ha fatto un finale di stagione straordinario, si è tolto di dosso le incertezze. Ha dimostrato di essere unico a livello mondiale per forza fisica, tecnica, un campione. Poi conoscendo anche tutti gli altri meglio sono riuscito a metterli nelle condizioni di rendere al 100%”.
Quanto a Dybala, solo elogi per la prestazione di stasera e rimpianti per non averlo avuto per gran parte della stagione: “Un giocatore come lui cambia il livello di ogni squadra. Non l’abbiamo mai avuto per infortunio, infezione, il problema al ginocchio, quando è rientrato non era al 100%, doveva prendere minuti e continuità. Le sue caratteristiche le conosciamo tutti, le ha mostrate anche stasera. Quindi è normale che ci sia mancato – conclude – vedremo in futuro cosa ci aspetta”.