Andrea Pirlo, numero 21 della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al sito spagnolo ‘ABC’. Non propriamente in forma ieri sera contro il Cesena, il regista bianconero guarda già avanti e non vede l’ora di riscattarsi nella prossima gara di campionato contro l’Atalanta, ma soprattutto in Champions League contro il Borussia Dortmund. Nella gara con i tedeschi, la Juve si giocherà gran parte della stagione è anche Pirlo è d‘accordo: dopo l’esclusione al primo turno di coppa l’anno scorso, il match con il Borussia sarà un po’ il termometro del livello della squadra di Allegri.\r\n\r\nL’intervista di ‘ABC’ parte da lontano, dai primi calcio ad un pallone (“Tutto è cominciato con mio fratello, di tre anni più grande. Il mio idolo era Roberto Baggio”, al rapporto privilegiato con Carlo Ancelotti, ex tecnico di Juventus e Milan, attualmente al Real Madrid:\r\n
E’ il mio padre calcistico, mi ha messo davanti alla difesa e mi ha fatto diventare top. Una delle più belle persone incontrate in questo sport.
\r\nDal Milan alla Juventus: i rossoneri hanno fatto un grande regalo alla Vecchia Signora, che con Pirlo ha ricominciato a vincere dopo diverse stagioni non all’altezza del proprio blasone:\r\n
Dopo un decennio in rossonero avevo bisogno di un cambiamento – ammette Pirlo – , la mia carriera chiedeva nuovi stimoli. La Juventus è stata la cosa migliore che mi potesse capitare. Abbiamo vinto lo scudetto per tre anni consecutivi e adesso abbiamo l’opportunità di vincere il quarto.
\r\nQuanto a Massimiliano Allegri, Pirlo ci tiene a chiarire che il suo addio dal Milan non è dipeso in alcun modo da problemi con l’allenatore:\r\n
Non è stato responsabile della mia partenza da Milano, è stata soltanto una mia scelta.
\r\nInfine, una battuta sulla Champions, alcuni compagni in constante crescita e il suo futuro:\r\n
In Europa? Ci sono tanti fattori che influenzano la competizione, è difficile vincere la Champions. La sfida contro il Borussia dirà chi siamo. Real Madrid? Mi piacerebbe vederlo in finale. Pogba? Ha tutto: fisico, tecnica, gol. E’ perfetto, può segnare un’epoca. Morata? Non si è subito ambientato. Dopo le vacanze ha dimostrato di essere un grande attaccante. Ritirarmi? Ho più entusiasmo adesso che a 15 anni, quel momento è ancora lontano.
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