Pirlo esonerato dalla Juventus? Per ora no, ma se perde ad Udine…

Andrea Pirlo per ora resta sulla panchina della Juventus: dirà addio al termine della stagione, a meno che non vinca nemmeno ad Udine

Sono ore caldissime in casa Juventus, soprattutto per Andrea Pirlo. Nella giornata di ieri sono circolate voci relative ad un suo possibile esonero in favore di Igor Tudor (in rotta con il gruppo tecnico ormai da tempo), che avrebbe fatto da traghettatore fino a fine stagione. Voci smentite già nella notte: si sarebbe trattato solo di un disguido nelle comunicazioni tra giocatori-agenti-giornalisti. Insomma, non c’è stato alcun vertice ieri alla Continassa, ma la posizione di Pirlo è ormai compromessa e pare che i giocatori siano sfiduciati dopo le parole di resa pronunciate dal tecnico al termine di Fiorentina-Juventus.

Pirlo esonerato dopo Udine?

Il gruppo sa che l’allenatore bresciano non siederà più sulla panchina della Juve la prossima stagione, ma c’è ancora una qualificazione alla Champions League da conquistare, senza la quale per la Juventus sarebbe un disastro sportivo e finanziario. Qualora la Juventus non facesse risultato ad Udine, Pirlo rischierebbe seriamente l’esonero a 4 partite dal termine, anche se la sostituzione immediata non sarebbe semplice. Per il futuro, invece, è tutto in alto mare, perché dipenderà appunto da tantissimi fattori, in primis dal posizionamento a fine campionato.

Il futuro della panchina Juve

La dirigenza (Andrea Agnelli nello specifico, che sta prendendo in autonomia le decisioni più importanti), si prenderà fino all’ultimo giorno utile per scegliere il nuovo allenatore. Il divorzio da Pirlo sarà molto doloroso soprattutto per lui, che lo ha scelto anche per l’amicizia che lo lega personalmente e a livello familiare. Massimiliano Allegri è il nome più gettonato perché si è visto con Agnelli a Pasqua e perché rappresenterebbe sostanzialmente l’usato sicuro, ma nelle ultime ore sono circolate voci secondo cui il tecnico livornese avrebbe ormai firmato per un’altra squadra. La Repubblica di oggi fa il nome di Gian Piero Gasperini, ma il tecnico dell’Atalanta avrebbe oggettive difficoltà a trasferire il suo progetto tecnico in un ambiente diverso, con uno spogliatoio più difficile da gestire e con l’assillo della vittoria. Altri nomi? Inutile farli, nessuno sa niente in questo momento e tutto è possibile. Davvero tutto.