Petrucci “Visto? Agnelli ha fatto retromarcia sulla terza stella”
Per molti blogger juventini la scelta di togliere le tre stelle dalla maglia da parte del presidente Agnelli è una provocazione e l’ennesimo segnale contro le istituzioni, quasi a dire “non vi riconosciamo e non mettiamo le tre stelle” (che rimangono però allo stadio e presso la sede bianconera). La cosa non è percepita allo stesso modo “all’esterno”, anzi viene vista chiaramente come un passo indietro da parte di Gianni Petrucci, presidente del Coni oggi in visita a Casa Azzurri assieme al Ministro allo Sport, Piero Gnudi. E’ stata l’occasione per Petrucci per tornare sulla vicenda della terza stella: “Io alla Ficg? Assolutamente no. La persona giusta è Giancarlo Abete: sereno, ideale, concreto e serio. Il calcio ora più che mai ha bisogno di dirigenti con questi requisiti? Le tensioni con la Juventus per la vicenda del 2006? Vedete, Andrea Agnelli è una persona intelligente e con la quale ho un bel rapporto. Avete visto come si sta comportando ora: tutti sostenevano che avrebbe messo la terza stella sulla maglia, invece – anche se io capisco le pressioni dei tifosi – non lo farà. La frase “trenta sul campo” è un altro discorso: le regole esistono e vanno interpretate. E gli scudetti alla Juventus non sono stati tolti sul campo. Comunque oltre non voglio andare. Ribadisco che Abete è una persona preparata e corretta: se i problemi ci sono la responsabilità non è certo sua”.\r\n\r\nPoi Petrucci fa un accenno allo scandalo scommesse: “Non immaginavo una cosa del genere, ma io ringrazio i magistrati per il loro lavoro e ribadisco che il sistema è globalmente sano. La responsabilità oggettiva non si tocca in corso di processo. Poi si vedrà: potrà essere rivista, ma non certo eliminata”.