Per la Juve è favore certo, per gli altri è dubbio presunto

\r\n\r\n(Di Gaver) Inizia davvero ad essere nauseante l’argomento in essere, tanto che chi scrive deve seriamente porre in essere uno sforzo immane per poter  produrre un pensiero originale o argomentazioni appetibili per voi che leggete, oltre che prestare molta attenzione al fine di non scadere in dibattiti mediocri e prevedibili.\r\nMa tant’è! Il problema sussiste, merita di essere affrontato e, probabilmente, meriterebbe anche la parola fine a dei tormentoni che stanno ormai toccando ogni forma di ridicolo.\r\nPerò non posso esimermi dal valutare determinati atteggiamenti giornalistici e non, non posso far finta di assistere a trasmissioni imparziali o a commenti equilibrati; non posso assolutamente pensare che lo spettacolo giornalistico-calcistico al quale ogni giorno assistiamo sia figlio di una dialettica pura e lontana da ogni pregiudizio.\r\nMi capita, volutamente, di ascoltare ogni singolo pezzo che parli di Juve, tento di inseguire tutte le trasmissioni, amiche e non, che si dibattono sull’argomento; ed a conti fatti non posso certamente affermare che si tratti di giornalismo di parte juventina quello che è in voga in Italia.\r\nNeanche alla seconda giornata e già la caccia alle streghe è di moda, neanche due partite e già la Juve avrebbe messo le mani sul campionato in quanto “aiutata dagli arbitri”.\r\nIo propongo una nuova regola; ossia che durante le partite della Juventus venga sospeso ogni articolo del regolamento che potrebbe in alcun modo portare un vantaggio (anche se legittimo) alla Juve e, di contro, soprassedere su ogni eventuale torto subito dalla Juventus stessa, anzi raddoppiare la sanzione. Per esempio, in presenza di un rigore dubbio contro la Juve, fischiarne due consecutivi!\r\nPenso che cosi, alla fine, sarebbero un po’ tutti contenti, o no?!\r\nQuanto sopra non è per deridere nessuno ne per fare facile ironia, ma è lo specchio di quel che realmente accade ormai quotidianamente negli studi giornalistici sportici (non proprio tutti per fortuna) del nostro paese. Tutti pronti a denigrare l’arbitro che ha la sfortuna di dirigere le gare dei bianconeri, in maniera preventiva e pregiudizievole.\r\nMa di osservare quel che accade un po’ ovunque, non interessa a nessuno.\r\n\r\nLa prima giornata è stata trascorsa dai geni del giornalismo pallonaro a parlare di un gol valido di Pirlo che per loro (chissà perché?) andava annullato, e di un rigore netto viziato da fuorigioco di Lichtsteiner che però è stato ininfluente (e meno male). Ma durante quella stessa giornata nessuno ha proferito sillaba sul rigore SOLARE di Maggio su Cetto durante Palermo-Napoli. Ma li c’era da risarcire il Napoli per Pechino vero? Ma risarcire per cosa? Per un rigore netto subito e per un’espulsione sacrosanta? Qualcosa mi sfugge…\r\nLa seconda giornata ancora meglio (o peggio) in quanto da stamani, radioline romane in primis, fanno a gara a dar giù per il rigore su Giovinco, sciorinando nelle più svariate salse e versioni un’azione lampante, dove il regolamento recita testualmente che il calciatore che difende può anche essere punito per negligenza, come quella del portiere udinese in uscita; che se è vero che non poteva scomparire, è altresì certo che doveva meglio programmare l’uscita (da qui, la negligenza).\r\nL’espulsione è stata discrezionale, perché la chiara azione da gol era si delineata ma non chiarissima, in virtù della presenza di due calciatori che recuperavano. Ma, in tutti questo, il rigore è netto! Forse poteva starci un giallo, ma il rigore è netto!\r\nMentre proprio netto non è il rigore in favore del Milan a Bologna, dove invece appare antisportivo il comportamento di Pazzini, che trascina evidentemente il piede. Ma, anche qui, tutto tace!\r\nMa nonostante tutto si va avanti, si osservano questi gran pensanti del calcio, romani in primis (lo ripeto fino alla nausea), che tentano di dare un senso alla propria stagione iniziando una guerra contro un avversario (la Juve) che invece e giustamente interpreta il proprio cammino solo dal punto di vista sportivo.\r\n\r\nSi tenta di pompare Zeman, di caricare Moratti e De Laurentis, di innsecare Firenze, tutti e altri ancora che dovrebbero, secondo questi giornalai tristi, avere contro la Juventus un motivo per scatenare una guerra atomica.\r\nMa forse dovrebbero chiedersi in maniera seria, sempre questi giornalai, il perché non riescano più a produrre argomentazioni nuove ed interessanti, perché non riescano piu ad essere originali nei loro editoriali, perché il giornalismo sportivo (calcistico) italiano si sia ridotto ad un gossip volgare ed antiquato, fatto di pregiudizi e preconcetti che altro non sono se non la benzina con cui soffiare ragioni di odio esasperato e fuori luogo.\r\nDovrebbero chiedersi il perché non riescano a proporre senza dover forzatamente attaccare, spesso gratuitamente!\r\nLo sport è altra roba, è “tanta roba”; e la mia consapevolezza arriva da persone che sanno ancora essere al centro di un evento sportivo senza forzatamente tramutarlo in una barzelletta. Se il calcio di casa nostra non sa piu proporsi e raccontarsi in modo magico ed autoritario è anche, in piccola parte, responsabilità di narratori inadeguati, di pettegoli travestiti da giornalisti.