“Il mio anno è stato un po’ come quello della squadra. Così così nella prima parte e ottimo nella seconda. Di quest’anno voglio ricordare proprio questi ultimi cinque mesi di lavoro fantastici e trascorsi sempre in vetta. A livello personale tutto ruota intorno all’andamento della squadra. Sicuramente sono cresciuto, soprattutto grazie al mister e credo che questo si possa definire l’anno della mia maturità. Ho imparato anche a segnare… Il mister mi ha martellato fin da quest’estate, dicendo che devo andare in profondità, verso la porta e lo sto facendo. Nascendo attaccante un po’ avevo queste caratteristiche, ma Conte mi ha aiutato molto nel migliorarle. Del resto di è sempre detto che un giocatore dà il meglio tra i 27 e i 30 anni e visto che io ora ne ho 28…“.
\r\nCosa si aspetta ora Pepe dal 2012? La risposta è scontata:\r\n
“Chiedo solo di rimanere in vetta e continuare a far bene. Il resto verrà da sé. La sensazione è che non si ripeterà quanto accaduto negli scorsi anni, in cui alla ripresa la squadra si è un po’ persa, perché stiamo continuando a lavorare bene e siamo convinti dei nostri mezzi. Il Milan? Loro forse tecnicamente sono superiori, ma noi abbiamo più fame e si vede da come scendiamo in campo. Conte poi è determinante per trasmetterci la sua voglia di vincere. Lui ce l’ha fatta da giocatore e cerca di darci la sua mentalità, anche solo in allenamento, continuando a “bacchettarci” e a stimolare la squadra. Ora tocca a noi non mollare“.