Ieri nel corso della trasmissione la ‘Juve in Gol’, in diretta su radiomilaninter e condotta da Claudio Zuliani, è intervenuto Nicola Penta -consulente della difesa di Luciano Moggi – per fare il punto sulle ultime vicende di Calciopoli. Nicola Penta, colui il quale ha sbobinato e sta ancora sbobinando le telefonate è voluto tornare sull’intervista del PM Narducci e ha anticipato importanti novità per le prossime udienze a Napoli. “Alla luce dei fatti, mi sembra chiaro che la Juventus sta prendendo certe posizioni – spiega Penta – , io non lo so se in questo momento stanno affiancando la difesa di Moggi. Al processo di Napoli c’è stata questa arringa dell’avvocato Vitiello che rappresenta la Juventus che si è avvicinato molto a quelle che sono le difese di Luciano Moggi. In questo momento è inevitabile quello che sta facendo la Juventus, perchè i fatti dicono il contrario di quello che hanno detto coloro che hanno fatto queste indagini e quindi mi sembra logica e giusta questa strategia difensiva della Juventus che vuole ripristinare la verità”. L’intervista di Briamonte? “In sostanza si, assolutamente, diciamo che l’avv. Briamonte accusa senza mezzi termini la FIGC di essere stata imparziale, lo stesso Abete che si presenta a Torino e rimane imbarazzato sui 29 scudetti, sapeva benissimo quale fosse il pensiero di Briamonte e Agnelli, sapeva benissimo che il tema sarebbe stato difeso alla morte dalla dirigenza. Diciamoci invece che l’imparzialità mostrata dalla FIGC è qualcosa di abnorme, cosa ci sta a fare ancora Abete, tanto non lo vuole più nessuno Da quando ha preso in mano la FIGC ha combinato solo disastri, fallimenti uno dopo l’altro, l’ultimo la decisione di non decidere nei confronti dello scudetto. Il vicepresidente Tavecchio, io con chiunque ho parlato, tutti mi hanno detto che è un ultrà dell’Inter, come si fa in Federazione ad avere una persona che rappresenta la Federazione che è tifoso di una squadra, come lo era Guido Rossi quando ha assegnato quello scudetto, è ora di finirla. Non nascondiamoci dietro a un dito, diciamo la verità, che Guido Rossi era un tifoso dell’Inter, che l’Inter ha avuto quello scudetto perchè Guido Rossi ha approfittato del peso specifico del suo potere in quei giorni, che la FIGC decide sempre e comunque solo a vantaggio dell’Inter. Da quando è successo Calciopoli, mai una decisione pro Juventus, tutte pro Inter. Oggi non è più il caso di difendere l’Inter o altre società che non si sono trovate coinvolte solo perchè qualche carabiniere o magistrato è stato un pò sbadato. Oggi c’è un’intervista su Gazzetta dello Sport di Narducci che dice che le telefonate non erano rilevanti. C’è bisogno che questo signore si metta d’accordo con se stesso. Prima dice che non esistevano le telefonate e che non ce n’era neanche una dei dirigenti che erano i famosi sei (Moggii,Giraudo, Foti, Della Valle, Lotito, etc.), oggi dice che le avrebbero ascoltate ma non erano rilevanti. Beatrice dice che le telefonate non le aveva mai ascoltate. Smettiamola di prendere in giro la gente, l’Italia è diventata il paese dei burloni”.\r\nL’intervista di Narducci alla Gazzetta? “Tanto per incominciare le telefonate a cui fa riferimento Narducci, è troppo facile dire che non erano penalmente rilevanti, dovrebbe intanto rispondere a Beatrice che ad un’intervista ha detto che loro non avevano mai ascoltato le telefonate degli altri dirigenti per cui a loro non sono mai arrivate, Narducci è indifendibile quello che vuol difendere, nel famoso piaccia o non piaccia sostenne che c’erano solo quelle persone Moggi, Giraudo, Foti, Lotito e i due Della Valle, sostiene che non c’è una telefonata con altro dirigente. E’ troppo facile ora dire che non erano rilevanti, ora uno dei due mente. Lui specifica e dice che sono, balle smentite dai fatti, e te lo spiega e dice che nelle migliaia di intercettazioni ci sono solo quelle persone che parlano e non è così, ci sono le prove che dimostrano che le hanno dichiarate rilevante e probabilmente c’è stata un cernita. Sulle schede svizzere, sono schede normali, non riservate, (…) l’ultimo a staccare la scheda svizzera è Ambrosino a giugno 2006 e loro hanno avuto un anno e mezzo di tempo per intercettare le schede svizzere. Voi siete a conoscenza di Lavitola che dice di non essere intercettato perchè dice di avere una scheda panamense, che era intercettabile. Tutte erano intercettabile, è una balla.Ora, chi mi dice, che queste schede sono state intercettate e che non è venuto fuori nulla di rilevante? (…) in Palermo Juventus ci sono 7 contatti Moggi-De Santis. Il giorno prima della partita la Jvuentus perde per colpa di De Santis, a cosa servivano questi contatti? Oggi a Milano c’è un processo Telecom, i maggiori intercettati sono Moggi e De Santis, la Juventus è parte lesa insieme alla Federcalcio, De Santis, Palanca e Gabriele è stato intercettato dalla Telecom. De Santis è stato pedinato da 6 persone al giorno per un anno, costo 65,000 euro con fattura intestata alla Pirelli, queste sono le cose importanti, la security Telecom pagata da Pirelli, per quale motivo e perchè? Ad un certo punto il signor Moggi, e ciò risulta dalle intercettazioni, aveva degli amici che gli hanno detto che loro avevano intercettato e parliamo del 2003 ed erano intercettati dalla Telecom, quando Moggi parlava di spionaggio industriale, diceva che gli obiettivi erano queste società (…) Ecco perchè venne quest’idea di utilizzare queste schede, questi sono forti su Telecom… ma questo non è vero perchè si utilizzano ponti Telecom e anche con schede straniere chi comanda e ricordiamo che Tavaroli era capo del Cnag centro di controllo di intercettazioni per le procure delle repubbliche e poteva intercettare chiunque e poteva intercettare le procure che intercettavano chiunque e queste cose le ho lette negli atti del processo Telecom e non me le invento io. Se non leggi gli atti non puoi capire dello spionaggio industriale di cui Moggi ha sempre parlato”.\r\nPoi Penta anticipa sviluppi clamorosi sulle schede svizzere: “Vi dico anche un’altra cosa, io lo so che si dicevano, il problema è che non possiamo anticipare, però nelle schede svizzere attribuite ad altri personaggi non arbitri ma alti dirigenti, ritenute riservate ma impropriamente, queste schede servivano a ben altro, ma non da parte di Moggi ma di altri che utilizzavano le schede per fatti loro, ma non voglio dire di più… Queste schede, attribuite anche con uno studio che sa poco, in base alla residenza, in quel momento in Italia c’erano 250,000 schede e anche l’attribuzione della scheda svizzera è qualcosa di allucinante, la cosa che mi fa impazzire è il contesto, nel contesto della situazione vai a indicare la situazione in cui avrebbe un vantaggio la Juventus con i contatti svizzeri ( a meno che vai a dire che Moggi volesse far perdere la Juventus), con questo capo di imputazione …nel giorno di Roma-Juventus con Racalbuto che viene contestata per danni e torti (poi in parità), poi la sera c’è Bertini che dovrebbe far perdere il Milan, ma Bertini che venne contestato dall’Atalanta e dovrebbe espellere Nesta, l’arbitro da tre minuti di recupero (…) c’è una chiccha che non ti posso dire in quella partita… non te la posso dire…non solo Bertini non espelle Nesta ma ne fa una peggiore”.\r\n\r\n