“Confermo che sulla Roma ci sono diverse telefonate, alcune delle quali imbarazzanti. La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente e non sta a me farle emergere”. Nicola Penta, il consulente di Luciano Moggi che in questi anni si è occupato di sbobinare le telefonate ‘sfuggite’ nel 2006 al ten. col. Auricchio, è intervenuto sulle frequenze di ‘Radiosei’, anticipando che nei prossimi giorni verranno fuori altre telefonate a dir poco scottanti. “Quando si chiudono le indagini non c’è subito il rinvio a giudizio, passano dei mesi, questo avviene nell’ottobre 2008 per l’indagine di Napoli che vede Moggi imputato di associazione a delinquere. La difesa dell’ex dirigente juventino ha avuto il famoso materiale con le 180.000 intercettazioni solo nel gennaio 2009: perché avremmo dovuto tirare fuori certe telefonate in pochi mesi quando gli investigatori ne hanno utilizzate 1000 in quattro anni. Chi ha scritto questa informativa era in preda a una crisi, non dico di più, ricordo solo che il gruppo di lavoro era quello di via In Selci. Ma qui chi ha innescato tutto questo meccanismo, e tra un po’ verrà fuori, è un ex dirigente di una squadra di calcio, al momento in Inghilterra… e non intendo dire altro. Tra una settimana verrà fuori, non tra un anno… – prosegue Penta – Ho fatto pervenire all’avvocato Gentile una conversazione tra Bergamo e Pairetto che scagiona l’arbitro Rocchi, indicato dall’accusa come complice della combine per Chievo-Lazio del 20 febbraio 2005. Credo che per questo motivo ci sarà una denuncia avverso chi ha fatto questo lavoro di indagine. Confermo che sulla Roma ci sono molte chiamate, alcune delle quali imbarazzanti. Queste conversazioni sono dello stesso tenore della Lazio? La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente, non sta a me farle emergere. Io non so come abbiano fatto a mettere dentro la Lazio, l’avvocato Gentile la difenderà a dovere. La Lazio l’hanno dovuta mettere dentro perché Moggi da solo non poteva fare l’associazione a delinquere. Secondo l’accusa Lazio, Reggina e Fiorentina erano consulenti e collaboratori esterni, il Milan lo contrastava, ma Meani ha fatto 11.000 telefonate in 4 mesi, al 90% prima delle partite con arbitri e assistenti. All’epoca si poteva parlare con i designatori, che vengono dotati di due schede sim per comunicare con i dirigenti delle società, c’era una circolare destinata alla società che lo specificava, quindi parlare con i designatori non era reato”.