Pecoraro: “Pronto a riaprire l’inchiesta sulla Juventus se…”

Giuseppe Pecoraro, Procuratore della Figc, ha rilasciato una lunga intervista all’Adnkronos in cui ha parlato anche dell’inchiesta di report sulla Juventus

Giuseppe Pecoraro, procuratore della Figc che non ha mai negato la sua simpatia calcistica per il Napoli, tiene sempre ben aperti gli occhi su quanto accade nel calcio italiano, soprattutto in casa Juventus. Grande accusatore del presidente Andrea Agnelli durante il processo sportivo che ha portato ad una multa per la Juve, l’ex Prefetto di Roma non fece allora una bella figura, attribuendo prima un’intercettazione inesistente al numero uno bianconero, facendo poi ricadere le responsabilità sui magistrati. Di recente, quanto accaduto nei mesi scorsi è stato anche oggetto di un’inchiesta giornalistica di Report, la quale, bisogna dirlo, Pecoraro ammette non abbia aggiunto nulla di nuovo: “La storia della Juventus – ha dichiarato all’Adnkronos – mi ha sorpreso molto. Non tanto della presenza della criminalità organizzata ma del rapporto che c’era tra tifosi e dirigenza della Juve, è questo che mi ha sorpreso. Il discorso ‘Ndrangheta è un discorso che riguarda l’ultimo periodo, il periodo Conte soprattutto”.

A proposito della puntata di Report, però, Pecoraro aggiunge che se dai tribunali emergeranno nuovi dettagli, l’inchiesta sulla Juventus potrebbe essere riaperta: “Abbiamo visto la puntata ma non c’era niente di nuovo rispetto a quello uscito. A Cuneo è stato riaperto il fascicolo riguardante il suicidio di Bucci, se dovessero emergere novità… vedremo. Al momento per noi è chiuso. La Juve e Agnelli hanno avuto 700mila euro di multa”.

Parlando più in generale del calcio italiano, poi, Pecoraro ammette che le stesse cose accadute a Torino possano essere successe anche altrove, ma sorprende quando evidenzia un fatto di una banalità disarmante: parla della contestazione al Verona quando la squadra era ultima in classifica lo scorso anno, una cosa che è nella normalità e succede praticamente ovunque, a meno che non si sia scesi da Marte cinque minuti fa. Eppure, fischiare una squadra che gioca male, secondo il procuratore Figc, sembra essere segno del potere dei tifosi: “Abbiamo visto con la Juventus – insiste – , ma non posso escludere che anche in altre parti ci sia un’attenzione della malavita, ovviamente ad oggi non abbiamo documentazione su rapporti, ma non posso escludere che questi rapporti in passato ci siano stati o che ci sia attualmente attenzione da parte della malavita. Mi ha molto meravigliato quando a Verona le Curve dell’Hellas hanno deciso di fare lo sciopero allo stadio perché i risultati non erano buoni. Che ci sia da parte delle Curve, da parte di una massa di tifosi, il tentativo di condizionare la dirigenza, su questo non c’è dubbio, e quindi non soltanto per quanto concerne i risultati, ma anche probabilmente per avere maggiori spazi e favori, ma qui parliamo di ultras non di malavita”.

Pecoraro: “Nessun fascicolo su Atalanta-Napoli”

Infine, una battuta su Atalanta-Napoli: non ci saranno indagini sui cori dei bergamaschi perché avvenuti a fine partita e perché lo stesso tecnico degli azzurri, Ancelotti, li ha minimizzati. Anche qui, l’esternazione di Pecoraro lascia quantomeno perplessi: “I bergamaschi mi sembra che si siano comportanti molto bene, a fine partita risulta che qualche coro c’è stato, ma solo alla fine. Sono stati dei ‘furbacchioni’. Non apriremo nessuna indagine anche perché lo stesso Ancelotti ha detto che si è giocato in un clima sereno. Questo è l’importante”, conclude.