Parma – Juventus rinviata a data da destinarsi, Conte furioso

Parma-Juventus è stata rinviata a data da destinarsi causa maltempo. La decisione è stata presa non tanto per le condizioni del terreno di gioco, coperto con i teloni fino ad un’ora dall’inizio della partita, quanto per la sicurezza per i tifosi: con una nevicata così abbondante e abbinata al vento freddo, le tribune del Tardini stavano cominciando a ghiacciare, rendendo persino pericoloso l’ingresso del pubblico nella struttura. La decisione del rinvio non è stata presa né dall’arbitro, né dalla Lega, ma dal Gos (Gruppo operativo sicurezza), che oltre ai problemi interni alla struttura ha valutato anche problemi di ordine pubblico all’esterno, con l’area del Tardini congestionata dalle macchine per colpa del traffico rallentato da neve e ghiaccio.\r\nIntervenuto a ‘Sky Sport’, il tecnico della Juventus, Antonio Conte era visibilmente innervosito:\r\n

“Sono molto arrabbiato. Sappiamo tutti che lo stadio di Parma non è lo Juventus Stadium. Era una situazione prevista, si poteva fare di meglio, perché noi dovremo tornare a Parma dopo aver pianificato la partita, aver cambiato gli allenamenti. Il tifoso del Parma se pensa che noi non abbiamo voluto giocare mi dà molto fastidio… Chi fa informazione, dovrebbe stare attento a come dà le notizie. Ci sono strumenti che anticipano le condizioni meteo con largo anticipo, oggi non ci sarebbe stato spettacolo e non sarebbe stato rispettoso per i tifosi. Alla fine per me è importante che emerga quanto si vede: non si poteva a giocare, ma tutto si poteva evitare magari giocando al pomeriggio”.

\r\nPiù pacato nei toni, ma altrettanto pungente negli argomenti, il commento del direttore generale Marotta, sempre ai microfoni dell’emittente sportiva satellitare:\r\n

“Era previsto e prevedibile che la partita non si potesse svolgere: le previsioni lo dicevano, al di là della praticabilità del campo c’erano problemi urbanistici, le strade erano sature di macchine ferme. Non c’erano le condizioni di ordine pubblico per giocare: non si può conciliare un calendario del genere con stadio obsoleti e vecchi come quelli italiani. Noi abbiamo costruito uno stadio che viene incontro a tutti i problemi emersi qui: se si vuole fare calcio di alto livello e si vogliono garantire milioni di tifosi negli stadi e in tv. Per valorizzare al massimo questo prodotto servono strutture all’altezza. Il campo sarebbe comunque rimasto sdrucciolevole, con calciatori con problemi di instabilità non sarebbe stato un grande spettacolo. Noi abbiamo commentato positivamente il rinvio, per la data in cui giocare, mi rimetto alla volontà del Parma e al rispetto dei regolamenti. Sappiamo che se c’è la Champions non si può andare a incrociare l’Europa: ma noi e il Parma non giochiamo i n Europa, purtroppo, quindi una data la troveremo. Il problema sono gli stadi, con società che non possono avere introiti e si trovano problemi del genere”.