Difficile fare una disamina alla prima di campionato, è come dare i voti al primo giorno di scuola. Va da se che la preparazione degli ”alunni” è molto approssimativa. In ogni caso ci si prova. Intanto va detto che a me la Juve non è dispiaciuta affatto e non ho avuto momenti di sofferenza, se non nei minuti di recupero quando il Parma ha abbozzato un pochino di forcing. La Juve ha disputato un ottimo primo tempo andando in vantaggio e raddoppiando, gol poi annullato dal Var, e ha avuto altre occasioni da gol.
Nel secondo tempo i ritmi sono scesi a causa di una non brillantissima condizione fisica, ma la partita è sempre stata in mano della Juve. Ci sono state meno occasioni, ma di contro non c’è stato alcun rischio reale. In almeno un occasione Sepe, il portiere loro, s’è dovuto superare per parare una grande bordata di sinistro di Cristiano Ronaldo. Ma veniamo alle cose che ho visto che sono uguali alla Juve di Allegri e a quelle che mi sembrano gia farina del sacco del nuovo mister.
Sulle similitudini è evidente la formazione con tutti giocatori della “vecchia” Juve. La trovo una scelta sinceramente oculata perché far giocare insieme chi già da tanto lo fa, sicuramente ha facilitato la coesione fra i reparti. Quindi formazione allegriana e anche modulo visto che si è iniziato con un 433, ma questo era in preventivo visto che anche a Sarri piace questo modulo. Altra somiglianza con il passato è stata la grande attenzione difensiva. Di questo è stato molto contento Martusicello. E da questo punto di vista c’era qualche preoccupazione, visto che nelle amichevoli estive si sono presi tanti gol. Ieri alla casella gol subiti abbiamo fatto registrare un bello zero che non guasta mai. Fin qui le somiglianze con il passato tutte buone, ma c’è anche qualcosa di negativo. Sotto gli occhi di tutti non esser riusciti a chiuderla. Anche questo spesso accadeva con il vecchio mister e va necessariamente migliorato, inoltre un poco di braccino alla fine andava gestito meglio, con un possesso palla più tranquillo, e invece si è buttata spesso la palla lontana ad allontanare, roba non proprio della farina del sacco di Sarri.
Sul piano delle innovazioni chiaramente non è che si potesse vedere molto ma alcune soluzioni tattiche sono parse già un segnale di cambiamento. In primis la Juve sull’1-0 non ha arretrato il baricentro ma pur non trovandolo, ha continuato sia ad attaccare che ha pressare alto il Parma, che in soldoni significa difendersi aggredendo e cercando di recuperare palla nella metà campo avversaria e non nella propria. Lo so è molto dispendioso e un poco azzardato, soprattutto quando non sei al 100% con le gambe, però se non prendi contropiedi, e noi non ne abbiamo presi, è anche un bel vedere. Altre differenze tattiche sono state l’abolizione del doppio playmaker ovvero Pjanic/Bonucci in impostazione cosa che nel passato ha esautorato Pjanic da compiti e di fatto lo ha spesso deresponsabilizzato. Ieri mi sembra di aver capito che Bonucci farà il difensore centrale e Pjanic imposterà e secondo me è un equivoco tattico che ci portiamo dietro da molto tempo e andava risolto. Benissimo avere un doppio play in squadra, ovvero se uno dei due viene marcato a uomo, come spesso accadeva con Pirlo, allora subentra Bonucci, ma solo in questo caso. In tutti gli altri casi il regista è uno e basta. Questo per quanto riguarda le cose che, diciamo, sono filate lisce. Ci sono state altresì due cose che mi sono saltate all’occhio e invece vorrei rivedere o comunque non mi hanno convinto appieno. Intanto, nel primo tempo a un certo punto Ronaldo invece di stare largo a sinistra è andato in posizione di trequartista. Ora è indubbio che Ronaldo ha gamba per partire da dietro, certo che il trequartista è il ruolo per antonomasia del ”rifinitore” e Ronaldo a rifinire per gli altri non ce lo vedo proprio. L’altra questione tattica è stata Higuain al servizio del portoghese. Devo dire che i due non hanno fatto male, certo, però entrambi hanno esagerato, Higuain rifinendo sempre per il compagno e l’altro tirando sempre senza cercare mai Higuain con una palla di ritorno. Insomma, bene si ma un po’ meno. D’altronde anche Benzema lavorava per CR7 ma pure qualche volta aveva la libertà di concludere a rete.
In ogni caso la strada è abbastanza lunga e la malattia del nostro mister non facilita l’inserimento di cose nuove. Prevedo che ci vorranno almeno 2/3 mesi di lavoro per vedere la Juve di Sarri, d’altronde Allegri quando arrivò per sostituire Conte ci mise 4 mesi per riuscire a metter la difesa a 4 togliendo un centrale. E Allegri non aveva mai giocato con una difesa a tre in vita sua. Evidentemente anche lui molto intelligentemente non stravolse il lavoro fatto dal suo predecessore immediatamente e soprattutto l’abitudine che avevano i giocatori a fare determinate cose. Ci vuole molta calma e pazienza. Roma non si è costruita in una notte.