Parla l’avvocato Gallinelli: “Ecco come è nata Calciopoli”. Intanto la Juventus acquisice il verbale sullo scudetto di cartone

L’avvocato Paolo Galli­nelli, difensore dell’ex arbitro Massimo De Santis, è uno dei protagonisti del processo penale di Calciopoli in corso di svolgimento a Napoli. Chi conosce le vicende dell’aula 216 sa che Gallinelli è diventa­to ‘l’uomo del modello 45’: si tratta di un fa­scicolo archiviato dalla procura di Milano all’interno del quale si trova la genesi di quel processo che portò la Juventus in B con penalizzazione e alla sottrazione di ben due scudetti meritati sul campo. Nell’edizione odierna di ‘Tuttosport’ c’è un’interessante intervista a proprio a Gallinelli di Guido Vaciago.\r\n\r\nAvvocato Gallinelli, ci spieghi cos’è un modello 45.\r\n“E’ la cosiddetta procedura di au­toarchiviazione che un pm utiliz­za per etichettare ‘notizie di rea­to manifestamente infondate’. In questo modo il fascicolo non pas­sa dal Gip e per consultarlo è ne­cessaria l’autorizzazione del pm. Il modello 45 di Calciopoli è il fa­moso fascicolo aperto e archiviato dalla Boccassini nel 2004 e che fi­nora nessuno è riuscito a vedere”.\r\n\r\nPerché è così importante?\r\n“Perché potrebbe dirci qualcosa di più sulle origini di Calcio­poli, potrebbero esserci de­gli ulteriori indizi sul fat­to che gli obiettivi sono sempre stati solamen­te Moggi e la Juven­tus per colpire i qua­li si è sempre cercato di utilizzare De San­tis. E che gli indizi che stanno alle base delle indagini illegali di Cipriani e Tavaroli sono stati poi – per così dire – “riciclati” nell’in­chiesta napoletana”.\r\n\r\nProviamo a ricostruire la sto­ria del misterioso fascicolo.\r\n“Molto si sa grazie alle indagini svolte per il processo Telecom. In quel contesto, Tavaroli, che era il responsabile della sicurezza della Telecom di Tronchetti Provera fi­nito sul banco degli imputati, rac­conta che verso la fine del 2002 viene convocato dalla segreteria di Massimo Moratti per una riu­nione alla Saras. In quell’occasione incon­tra lo stesso Moratti e Facchetti che – così depone Tavaroli ai pm Piacente e Civardi – “parla di un sistema di condizionamento delle partite facente capo a Moggi ed avente come perno essenziale l’ar­bitro De Santis”. Auricchio, Nar­ducci e Beatrice sono di là da ve­nire, eppure il teorema Moggi-De Santis è già nato. Siamo nel 2002…”.\r\n\r\nUn teorema che ritroviamo, ef­fettivamente, all’inizio delle in­dagini della procura di Napoli, svolte dai carabinieri di Roma, coordinati da Auricchio…\r\n“Esatto. La famosa “ipotesi inve­stigativa” della combriccola roma­na degli arbitri al servizio della Gea e di Moggi […] quello che nes­suno prima era riuscito a indivi­duare, nonostante ripetuti tenta­tivi da Tavaroli in poi. Per coin­volgere il cosiddetto ‘segmento arbitrale’, determinante per pro­vare la frode sportiva, gli inqui­renti di Roma si aggrappano alle dichiarazioni di Dal Cin sulla co­siddetta combriccola romana (for­mata in teoria da Gabriele, Palan­ca e De Santis) che favoriva le squadre con giocatori della Gea e Moggi. Sapete che fine fa tale teo­rema? Viene smontato proprio da Auricchio che in aula afferma: “era un’ipotesi investigativa che poi è stata abbandonata”. Però, intanto, l’inchiesta è partita insie­me con le intercettazioni e De Santis è finito sotto processo, du­rante il quale le originarie accuse sembrano essere naufragate”.\r\n\r\nTorniamo al 2002 e all’appun­tamento Tavaroli-Moratti-Fac­chetti. Che succede?\r\n“Facchetti spiega a Tavaroli che c’è un arbitro, che scopriremo es­sere Nucini, che gli ha spiegato del sistema “Moggi-De Santis”. Tavaroli suggerisce due strade: Facchetti può diventare “fonte confidenziale” del maggiore Chit­taro, oppure l’Inter poteva presen­tare un esposto alla Procura per far aprire un’indagine.[…] Seguono altri incontri fra Ta­varoli e Facchetti, durante i qua­li il dirigente nerazzurro (che nel frattempo ha registrato su un cd le sue conversazioni con Nucini) fornisce dei numeri di telefono a Tavaroli. Inizia un’indagine che viene affidata dallo stesso Tavaro­li dalla Polis d’Istinto di Cipriani. Ne esce il famoso “Dossier Ladro­ni” con un monitoraggio pazzesco su De Santis. Viene pedinato, ven­gono controllati i tabuati telefoni­ci, i movimenti bancari suoi e dei suoi famigliari, viene scandaglia­ta la sua vita alla ricerca della prova della corruzione”.\r\n\r\nLa trovano?\r\n“No. Tavaroli riferisce che non è emerso nulla di rilevante. E a quel punto, entra in scena la pro­cura di Milano. Perché nel feb­braio del 2004 il pm Ilda Boccas­sini convoca l’arbitro Nucini. Se­condo quanto afferma Tavaroli lo fa in seguito a un esposto dell’In­ter. Moratti alla giustizia sportiva ha sempre negato di aver presen­tato l’esposto, anche perché si tratterebbe di una chiara viola­zione della clausola compromis­soria. Tant’è, proprio Nucini viene convocato dalla Boccassini, ma a quanto pare non fornisce risposte esaurienti perché l’indagine non decolla. Anche se nel novembre del 2004 dalla Boccassini parte una richiesta di file di log, in pra­tica tabulati telefonici alla Tele­com e lo fa con urgenza, vista la delicatezza delle indagini. Anche quei documenti potrebbero essere nel fascicolo che, tuttavia, viene archiviato dalla stessa evidente­mente perché non erano emersi “fatti penalmente rilevanti”.\r\n\r\nNel frattempo, però, era parti­ta l’indagine di Torino…\r\n“Sì, il pm Maddalena intercetta Moggi, Giraudo e Agricola pren­dendo lo spunto dal processo doping. Incappa in varie telefona­te fra Moggi e Pairetto ed inizia un’indagine per frode sportiva e per corruzione. Viene anche ipo­tizzata l’associazione a delinque­re, ma tutto viene archiviato per­ché mancano le prove, visto che non emerge alcun contatto con gli arbitri e la procura di Torino non riesce a dimostrare in alcun mo­do che i sorteggi arbitrali fossero stati alterati (cosa che neppure nell’aula di Napoli è riuscito ai pm, per altro). Significativo, poi, un passaggio dell’archiviazione: ‘la Procura di Torino non ritiene né di dover né di poter inseguire dei semplici fumi’. Qualcun al­tro invece li inseguirà”.\r\n\r\nNapoli?\r\n“Certo. E da cosa parte l’indagine di Napoli, quella che sfocerà in Calciopoli? Dal teorema De San­tis- Moggi di cui aveva parlato Nu­cini a Facchetti nel 2002 e dal teo­rema delle ‘ammonizioni preven­tive’. E sapete chi tira fuori que­sto secondo teorema?”.\r\n\r\nNucini?\r\n“Esatto, lo rivela l’arbitro a Fac­chetti nel 2002 e Facchetti ne par­la a Tavaroli. E’ possibile che an­che la Boccassini abbia chiesto qualcosa in merito. Insomma, Calciopoli si basa su due teoremi, smontati in aula (le ammonizioni preventive non hanno trovato ri­scontri concreti durante il dibatti­mento), di cui Nucini parla a Fac­chetti e Moratti che fanno indaga­re Tavaroli. Viene da chiedersi chi ha innescato Calciopoli, che si ri­vela un’indagine indirizzata solo contro Moggi e la Juventus? E chi ha tratto maggior vantaggio da Calciopoli?”. \r\n\r\nIntanto, la Juventus ha acquisito il verbale della riunione del Consiglio Federale del 18 luglio (quella della mancata revoca al­l’Inter dello scudetto 2006) e verrà utilizzato per mettere in cantiere le prossime mosse per ottenere ‘parità di trattamento’.