Parla Laudati: “Conte mai indagato a Bari ma testimone decisivo”
Il capo della Procura di Bari, Antonio Laudati, ha rilasciato oggi una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’: senza parlare del procedimento nello specifico, il procuratore capo ha spiegato alcune fattori importanti del filone pugliese del calcio scommesse, soffermandosi anche sulle posizioni dell’interista Ranocchia e di Conte. “Si tratta di due posizioni diverse. Conte non è mai stato indagato – spiega Laudati – Da noi è venuto come persona informata dei fatti e ci ha aiutato a capire i meccanismi dello spogliatoio. Il ruolo dei cosiddetti “senatori”. Uomini che hanno un reale potere all’interno del gruppo. Poi esistono modi diversi di fare l’allenatore. C’è quello che ha un rapporto asettico e distaccato e chi invece è più amichevole”.\r\n\r\nAnche Laudati, in più occasioni, ha evidenziato la necessità di rinnovare l’ordinamento sportivo, modificando le attuali normative su responsabilità oggettiva e omessa denuncia:\r\n
Sì, ritengo che la legislazione in materia sia ormai obsoleta e vada adeguata rispetto ai tempi. Per avere la possibilità che la magistratura ordinaria possa fare i suoi riscontri, bisognerebbe mettere le persone che vengono interrogate nelle condizioni di non essere penalizzate. In questa inchiesta c’è un calciatore di cui siamo certi abbia dato falsa testimonianza, ma noi non abbiamo chiesto il rinvio a giudizio in base all’articolo 384 del codice penale “perché ha commesso il fatto per esservi stato costretto”. In questo caso c’è l’ipotesi di una squalifica sportiva. Ha puntualizzato Laudati.