Paratici: “Sarri? Le partite sono condizionate da fortuna, arbitri, forma…”

Fabio Paratici sul futuro di Sarri e sul possibile acquisto di Zaniolo prima del calcio d’inizio di Juventus-Roma: l’intervista a Sky Sport

Fabio Paratici ha parlato del futuro di Sarri e del possibile acquisto di Zaniolo a pochi minuti dal calcio d’inizio di Juventus-Roma. Il CFO dell’area sport bianconera ha innanzitutto ringraziato Agnelli per le parole espresse ieri durante la presentazione di Pirlo. “Ringraziamo il presidente – esordisce ai microfoni di Sky Sport – meglio di lui nessuno può giudicare il nostro operato, perché è sempre con noi. È il primo che opera anche al campo di allenamento, dobbiamo ringraziarlo per il supporto e la fiducia che ci dimostra ogni giorno. Sono qui da dieci anni, ci ha sempre supportato in questo percorso”.

Paratici sul futuro di Sarri

Non poteva mancare la domanda sull’allenatore: il destino di Sarri dipenderà dalla gara col Lione? “Non è una partita a decidere o far cambiare le idee di una società sul giudicare una stagione – replica Paratici – Una partita può essere frutto di sfortuna, decisioni arbitrali (assist agli antijuventini?, ndr), condizioni fisiche o mentali. Non è una partita a farci decidere se una stagione è stata o meno buona. Vincere uno scudetto è sempre straordinario, sono nove anni di fila che vinciamo lo scudetto, è qualcosa di impensabile se penso a 10 anni fa, quando siamo arrivati io e il presidente. Ce lo avessero detto – ribadisce – avremmo pensato a qualche matto o  qualche previsione sbagliata. Cominciamo ad apprezzare il risultato di questa stagione, frutto di un lavoro durissimo. Vorrei ringraziare lega e federazione che ci hanno permesso di concludere il campionato. Hanno fatto un lavoro incredibile, hanno permesso a tutto l’indotto del calcio di rivivere un po’ di normalità”.

Il dribbling su Zaniolo

L’asse di mercato con la Roma è molto caldo: tra i giallorossi piace soprattutto Nicolò Zaniolo, sul quale Paratici dribbla abilmente. “Zaniolo è un bravo calciatore, non ci vuole un ds a capirlo. Adesso pensiamo alle partite che dobbiamo giocare, pensiamo a festeggiare, ce lo meritiamo. Ci dispiace non ci siano con noi allo stadio tifosi e familiari. Poi abbiamo il Lione, poi vedremo più avanti. Per il mercato c’è tempo. Giocando ogni tre giorni – conclude il CFO bianconero – pensare alle trattative è difficile”.